Chiesa di Sant’Ambrogio (Pizzino, Taleggio)

Diocesi di Bergamo - chiesa sussidiaria - Lombardia

Taleggio - BG - 24010

0345/47009

Le informazioni riportate, in tutto o in parte, sono riprese da BeWeb, la banca dati dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI , implementata dalle diocesi e dagli istituti culturali che hanno concluso il rilevamento e la descrizione del patrimonio sul proprio territorio. Quanto pubblicato è da intendersi work in progress e pertanto non esente da eventuali suggerimenti per essere migliorato e reso più efficace.

1010 – la data di fondazione della chiesa di Pizzino è leggibile in numeri romani su una pietra con croce murata nel portico. Si tratta di una chiave di volta che apparteneva alla primitiva chiesa di Sant’Ambrogio
1225 – la chiesa ampliata con l’aggiunta di una cappella laterale
1368 – la chiesa è elencata tra le tributarie della Pieve di San Pietro di Primaluna in Valsassina
XVIII – la curia di Milano ingiunge la parrocchia di provvedere per una nuova chiesa
1714 – posa della prima pietra della nuova chiesa in data 12 settembre sotto il curato Pietro Bellaviti Buttoni, un poco più a nord, nel luogo prescelto dall’architetto Antonio Berogio (Berizzi) della Val Maggia in Svizzera. Il 28 settembre la nuova chiesa è terminata ed aperta al pubblico
1734 – realizzazione del coro e del pulpito
1754 – consacrazione in data 18 giugno per mano dell’arcivescovo di Milano Giuseppe Pozzobonelli che le conferma l’antico titolo di Sant’Ambrogio
1754 – costruzione del campanile
1788 – Pizzino, con tutte le altre parrocchie ambrosiane della Val Taleggio, ad eccezione di Vedeseta, passa dalla arcidiocesi di Milano alla diocesi di Bergamo
1809 – costruzione del nuovo cimitero sul fianco destro della chiesa , nella stessa posizione in cui sorgeva l’antico
1853 – costruzione dell’altare del Rosario
1860 – ampliamento della parte absidale e realizzazione di nuovi affreschi nel presbiterio
1892 – costruzione dell’altare di Santa Vittoria per accogliere il 9 luglio le reliquie della Santa rinvenute nelle catacombe di San Callisto nel 1816
1915 – decorazione generale della volta eseguita su un bozzetto di Fermo Teragni
1916 – ricomposizione della facciata con ordine unico insistente su alti plinti in pietra artificiale
1941 – consacrazione dell’altare maggiore in data 21 agosto per mano del vescovo Adriano Bernareggi che vi sigilla le reliquie dei santi Alessandro, Adriano, Vittore, Ambrogio, Carlo e Nicola
1944 – un incendio appiccato dai tedeschi il 27 giugno distrugge preziosi arredi sacri
1944 – realizzazione del nuovo altare in marmo di S. Vittoria
1953 – su disegno dell’arch. Angelini viene rinnovata parte della pavimentazione interna della chiesa
1961 – consolidamento e restauro dei prospetti esterni
2008 – sostituzione del manto di copertura

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