la chiesa di Sant’Ambrogio presenta l’abside rivolta a nord. Il sagrato è pavimentato con porfido in opus incertum. In facciata, sopra ad un alto basamento, si dipartono quattro lesene doriche che sorreggono una trabeazione, la quale si conclude con timpano triangolare. Il settore centrale, più ampio dei laterali, ospita un portale in pietra con timpano e una finestra in contorno sagomato con trabeazione e cornice. La facciata è affiancata da due corpi intonacati di poco arretrati e con basamento più basso di quello di facciata. Sulla destra c’è un portico con tetto ad una falda, mentre sulla sinistra un altro passaggio coperto che collega al campanile. L’interno è ad aula unica ed è diviso in tre campate da piloni con lesene. La copertura è a volte a crociera su base rettangolare. In controfacciata, ai lati della bussola d’ingresso, ci sono due confessionali. La prima campata sulla sinistra ha il battistero protetto da una cancellata in ferro, sulla destra c’è l’altare S. Luigi Gonzaga. La seconda campata sulla sinistra ha l’altare dedicato a Santa Vittoria, sulla destra ha una porta sormontata da cantoria e organo. La terza campata sulla sinistra ha l’altare dedicato alla Madonna del Rosario e sulla destra l’altare dei Santi. L’arco trionfale separa la navata dal presbiterio, che è rialzato di tre gradini, ha una balaustrata a transenne in marmo grigio intarsiato e traforato ed è coperto da cupola con pennacchi. Le due lunette laterali hanno due finestre rettangolari. L’altare maggiore ha elementi in marmo locale, rosso variegato di Camerata alla tribuna e una tavola al paliotto raffigurante Sant’Ambrogio e lo sciame di api. Il presbiterio è seguito dal coro coperto da catino con tre lunette, due delle quali finestrate
1010 – la data di fondazione della chiesa di Pizzino è leggibile in numeri romani su una pietra con croce murata nel portico. Si tratta di una chiave di volta che apparteneva alla primitiva chiesa di Sant’Ambrogio
1225 – la chiesa ampliata con l’aggiunta di una cappella laterale
1368 – la chiesa è elencata tra le tributarie della Pieve di San Pietro di Primaluna in Valsassina
XVIII – la curia di Milano ingiunge la parrocchia di provvedere per una nuova chiesa
1714 – posa della prima pietra della nuova chiesa in data 12 settembre sotto il curato Pietro Bellaviti Buttoni, un poco più a nord, nel luogo prescelto dall’architetto Antonio Berogio (Berizzi) della Val Maggia in Svizzera. Il 28 settembre la nuova chiesa è terminata ed aperta al pubblico
1734 – realizzazione del coro e del pulpito
1754 – consacrazione in data 18 giugno per mano dell’arcivescovo di Milano Giuseppe Pozzobonelli che le conferma l’antico titolo di Sant’Ambrogio
1754 – costruzione del campanile
1788 – Pizzino, con tutte le altre parrocchie ambrosiane della Val Taleggio, ad eccezione di Vedeseta, passa dalla arcidiocesi di Milano alla diocesi di Bergamo
1809 – costruzione del nuovo cimitero sul fianco destro della chiesa , nella stessa posizione in cui sorgeva l’antico
1853 – costruzione dell’altare del Rosario
1860 – ampliamento della parte absidale e realizzazione di nuovi affreschi nel presbiterio
1892 – costruzione dell’altare di Santa Vittoria per accogliere il 9 luglio le reliquie della Santa rinvenute nelle catacombe di San Callisto nel 1816
1915 – decorazione generale della volta eseguita su un bozzetto di Fermo Teragni
1916 – ricomposizione della facciata con ordine unico insistente su alti plinti in pietra artificiale
1941 – consacrazione dell’altare maggiore in data 21 agosto per mano del vescovo Adriano Bernareggi che vi sigilla le reliquie dei santi Alessandro, Adriano, Vittore, Ambrogio, Carlo e Nicola
1944 – un incendio appiccato dai tedeschi il 27 giugno distrugge preziosi arredi sacri
1944 – realizzazione del nuovo altare in marmo di S. Vittoria
1953 – su disegno dell’arch. Angelini viene rinnovata parte della pavimentazione interna della chiesa
1961 – consolidamento e restauro dei prospetti esterni
2008 – sostituzione del manto di copertura