La chiesa si presenta affacciata sulla piazza omonima, e dotata di una fontana. La facciata si delinea con un motivo unitario, a fronte di tempio classico: quattro colonne a tre quarti di ordine corinzio, di cospicuo diametro, sorreggono una trabeazione compiuta su cui poggia il timpano triangolare spezzato. Al centro si trova un portale d’ingresso in marmo di Botticino, con frontone ad arco ribassato, corrispondente al di sopra del portale di trova una grande finestra rettangolare, con cornice.
L’interno visibile oggi è quasi totalmente opera dei lavori di restauro settecenteschi diretti dal Donegani. L’ambiente è di pianta longitudinale, a navata unica senza transetto. Un motivo di archi su pilastri incorniciati dall’ordine architettonico corre unitario su entrambi i lati e, negli spazi aperti sotto gli archi, trovano posto otto cappelle con otto rispettivi altari, quattro per lato. L’ordine maggiore è costituito da possenti colonne corinzie a tre quarti in scagliola dipinta di rosso-arancione a imitazione del marmo, mentre l’ordine minore è un tuscanico-dorico in lesene dipinte a finto marmo.
La trabeazione che corre al di sopra dell’ordine maggiore è unitaria e comprende l’intero perimetro della chiesa. La navata unica è coperta da una volta a vela con finestroni a lunetta in corrispondenza delle cappelle laterali: la volta si interrompe nella zona dell’altare maggiore, su cui insiste un’ampia cupola, per poi concludersi nell’area del coro. Navata e presbiterio, inoltre, sono divisi fra loro mediante un arco santo che, contemporaneamente, interrompe la volta della navata.
V – La chiesa è fondata nella prima metà del V secolo dal vescovo bresciano San Gaudioso, del quale qui si conservano le reliquie al suo interno.
1136 – Nel 1136 la chiesa fu eletta a canonica.
1430 – Nel 1430 giunsero a Brescia, da Bologna, i frati Servi di Maria che si impegnarono nella cura e nell’abbellimento della chiesa antica e dell’attiguo convento.
1466 – Nel 1466, la nuova chiesa venne consacrata dal vescovo Domenico de Dominicis che, accanto all’antico titolo di Sant’Alessandro, la dedicò a Maria Vergine. L’evento è testimoniato con la posa di una lapide sul lato meridionale.
XVII – Nel XVII secolo vengono realizzati gli affreschi ad opera di Lattanzio Gambara e di Camillo Rama.
1769 – La chiesa ha subito gravi danni a causa di un’esplosione della polveriera di San Nazaro, situata poco distante. In Questa occasione sono perduti gli affreschi del secolo XVII.
1769 – Viene eseguito un importante intervento di ricostruzione progettato dall’architetto Giovanni Donegani.
1780 – Viene realizzata la piazzetta di S. Alessandro, demolendo una casa antistante.
1787 – La piazzetta di S. Alessandro, viene impreziosita dalla fontana con vasca a forma di conchiglia progettata da Giovanni Donegani nel 1787.
1797 – Nel 1797, nell’ambito delle soppressioni monastiche, fu soppressa anche la congregazione dei servi di Maria e con essa il convento, destinato ad arsenale e ospedale militare. Il convento comprendeva due chiostri, posti sul lato settentrionale della chiesa.
1884 – Nel 1884 la chiesa viene dotata di organo realizzato da Giovanni Tonoli, in sostituzione di uno precedente.
1894 – L’architetto Carlo Melchiotti recuperò il progetto originale del Donegani relativo alla facciata e lo portò a termine tra il 1894 e il 1903.
1927 – L’organo viene restaurato da Fusari e Frigerio.
1981 – L’organo viene restaurato da Pedrini.