orientata secondo il criterio liturgico tradizionale, la chiesa è anticipata dal sagrato pavimentato con lastre di pietra e rialzato di cinque gradini rispetto alla quota della strada sottostante. Ulteriori cinque gradini collegano la quota del sagrato con quella dell’aula della chiesa. Il fronte principale in pietra a vista architettonicamente suddiviso in due ordini e tre settori, di cui quelli laterali sono limitati in altezza al primo ordine. Il settore centrale, delimitato da due lesene, è caratterizzato da due coppie di colonne, poggianti ad un alto basamento che terminano con capitelli, trabeazione e timpano curvo spezzato con al centro da una statua raffigurante il Santo protettore della chiesa. Centralmente è posto il portale d’ingresso in pietra sormontato da un rosone con contorno sempre in pietra. Il secondo ordine, esteso solo al corpo centrale, è articolato con lesene e coppie di colonne come il primo e sostiene il timpano triangolare spezzato al centro che conclude l’architettura dell’edificio. Al centro di quest’ordine è presente, all’interno di un’edicola sempre in pietra, una finestra che unitamente al rosone contribuisce ad illuminare l’interno. Internamente la chiesa presenta unica navata con un primo tratto a pianta rettangolare coperto da volta a botte e una zona centrale più ampia di forma ovale, coperta da volta a crociera. Nel tratto a pianta rettangolare è ricavato a sinistra piccolo battistero. Le colonne in stucco addossate alle pareti si innalzano da un basamento sorreggondo la trabeazione con il cornicione perimetrale e scandiscono l’aula in quattro campate. La seconda campata ospita gli ingressi laterali. La terza campata ospita invece due cappelle: quella di sinistra è dedicata alla Madonna Addolorata e quella di destra la cappella dedicata al S. Cuore di Gesù. La quarta campata ospita altri due ingressi che conducono alla sagrestia e alla casa parrocchiale.
La zona presbiterale è disposta su due livelli. IL primo livello, rialzato di tre gradini, accoglie l’altare comunitario. Il secondo livello, che costituisce il presbiterio vero e proprio, è raggiungibile mediante ulteriori tre gradini ed è coperto da tazza circolare. Il coro è absidato e coperto da catino
1155 – una bolla di Adriano IV del 23 giugno a favore della pieve di Pontirolo venivano elencate tutte le chiese appartenenti alla pieve stessa, tra le quali figurava l’”ecclesia Sancti Alexandri” di Capriate
1786 – l’autorità pontificia, con atto del 13 novembre 1786, autorizzava la procedura di passaggio della parrocchia di Sant’Alessandro di Capriate dalla diocesi di Milano alla diocesi di Bergamo
XX – l’antica chiesa a tre navate con pilastri ottagonali, di cui non si conosce il periodo di costruzione viene demolita nei primi decenni del XX secolo
1910 – posa della prima pietra della nuova chiesa per mano del vescovo Giacomo Maria Radini Tedeschi
1915 – consacrazione dell’altare dedicato alla Madonna per mano del vescovo luigi Maria Marelli
1932 – completamento della facciata
1952 – vengono affrescate la cappella della Madonna e quella del Sacro Cuore
1960 – restauro delle decorazioni interne, realizzazione di nuovi affreschi
1962 – nuovo battisteri, nuove balaustre e pavimento del presbiterio
1963 – consacrazione della chiesa per mano del vescovo Giuseppe Piazzi che la dedicò con l’antico titolo di S. Alessandro martire e ponendo nel nuovo altare maggiore le reliquie del santo titolare e do S. Giovanni vescovo di Bergamo
1966 – il campanile, unico superstite del vecchio complesso e costruito nel 1770 viene completamente restaurato
1988 – nuovo impianto di riscaldamento ad aria
1989 – rifacimento del tetto
1991 – opere di manutenzione ordinaria e straordinaria al campanile
1998 – restauro del portale maggiore
2009 – intervento di manutenzione straordinaria all’impianto campanario