distante dal centro abitato di Cerro e collocata in prossimità della sponda del fiume Adda, la cappella è orientata con l’abside a nord. Preceduta da un portico aperto su tre lati è sorretto da due colonne in pietra che reggono il timpano triangolare che conclude architettonicamente il portico. Oggi i tre lati del portico sono protetti da cancello ed inferriate. La cappella vera e propria presenta il fronte principale intonacato, aperto ad arco verso l’esterno. Internamente, presenta pareti intonacate, sono inoltre presenti tre dipinti in sostituzione di quelli trafugati nel corso del XX secolo
XIX – costruzione della cappella dedicata a S. Margherita
1950 – alcuni anni fa vengono trafugati i tre dipinti a olio su tavola che si trovavano all’interno. La parte centrale raffigurava la Madonna del Rosario con Santa Margherita vergine e martire e Santa Margherita di Savoia.
Sul lato sinistro c’era una Madonna con il Bambino e San Girolamo Emiliani con gli orfanelli, mentre a destra si trovava l’arcangelo Gabriele che cacciava Lucifero. Secondo la trazione popolare, le donne di Cerro pregarono a questa cappella per essere salvate dai «Barbète», una banda di saccheggiatori
1951 – la cappella è sottoposta ad un generale intervento di ristrutturazione e restauro