posta in aperta campagna e costruita parallela alla strada con l’abside orientata a sud, la piccola chiesa è anticipata dal sagrato pavimentato con porfido posato ad opus incertum. Il fronte principale delimitato da due colonne in pietra che in origine sostenevano il portico d’ingresso ora chiuso, sorreggono la struttura ad arco che si completa con il cornicione triangolare che conclude l’edifico. Centralmente entro lo sfondato ad arco è presente l’apertura protetta da cancello in ferro. Internamente la cappella si presenta a navata unica con pareti intonacate ed un piccolo altare posto sulla parete di fondo
1854 – Antonio Frizzoni fece demolire la cappella dei morti per costruire in luogo un cascinale per la conduzione delle coltivazioni dei terreni
1854 – costruzione, nel luogo attuale, della cappella dedicata ai morti. In origine si trattava di una semplice struttura con pavimento in cotto, costituita da un vano con volta a vela preceduta da un portico retto da quattro colonne in pietra arenaria
1885 – il parroco don Serafino Bogni iniziò a celebrarvi le sacre funzioni
1890 – realizzazione del nuovo altare e chiusura del portico. Costruzione del campanile a vela con la relativa campana
1907 – prima menzione dell’esistenza degli affreschi raffiguranti l’Ecce Homo, l’Addolorata con le Anime Purganti e S. Rocco con ossario
1932 – la cappella è sottoposta ad un generale intervento di restauro
1958 – rimozione di alcune superfetazioni esterne. Inoltre viene demolito il piccolo campanile a vela e rifatto il soffitto del vano di accesso
1985 – durante un generale lavoro di restauro viene sostituita la pavimentazione interna, realizzata una nuova tinteggiatura, posto un nuovo altare in legno di castagno. Sul timpano viene posta la scritta DOM et Beato Alberto. Nuova pavimentazioni con lastre di porfido del sagrato e piantumazione a delimitare di cipressi. Infine la cappella viene dotata di elettricità
2015 – nuova inceppatura della campana