La chiesa di Sant’Agata a Bulgarograsso presenta una navata centrale e due navate laterali, quest’ultime separate da pilastri in calcestruzzo armato.
Gli elementi più caratterizzanti della struttura sono delle vetrate policrome di forma triangolare realizzate dal pittore e scultore Alberto Ceppi.
Le tre più grandi, collocate in corrispondenza della facciata principale e di quelle laterali, hanno la base di undici metri e l’altezza di sette.
Quella all’ingresso rappresenta la resurrezione finale ed è caratterizzata dalla compresenza di scene armoniose e infernali; quella a destra guardando l’altare rappresenta la creazione e, quella a sinistra, la redenzione con Gesù che accetta la morte e risorge glorioso.
Altre vetrate di dimensioni più ridotte raffigurano allegorie della SS. Trinità e delle tre virtù teologali.
All’ingresso l’acqua zampillante rappresenta la fede, la luce e l’aurora simboleggiano la speranza e il fuoco che arde è l’allegoria della carità.
In corrispondenza dell’altare il Padre è simbolicamente rappresentato da una nuvola, Gesù dall’eucarestia e lo Spirito Santo dal vento.
Entrando a destra, al di sopra di un altare moderno in legno e vetro, si trova una tela del 1954 firmata C. Dossera, raffigurante a destra S. Anna e a sinistra S. Agata e nel mezzo la Madonna.
Guardando l’altare, a sinistra è collocata una statura di Sant’Agata e a sinistra una raffigurante la Madonna.
L’altare è in marmo ed è composto da un elemento a piramide capovolta che si innesta su un basamento rettangolare. Ai lati, due sculture metalliche raffiguranti angeli.
Il presbiterio termina con una muro di quinta ad andamento semicircolare dietro al quale troviamo l’organo e i locali di servizio.
Entrando a sinistra si trova un fonte battesimale con struttura in calcestruzzo a vista e vasca in rame e, sulla parete, una tela di fattura moderna firmata M. Bugari raffigurante, tra i tanti, S. Antonio.
La chiesa di Sant’Agata a Bulgarograsso sorge davanti a un ampio sagrato e vi si accede grazie a cinque gradini.
La facciata è caratterizzata da tre portali a forma trapezoidale realizzati in marmo rosa.
Al di sopra di quello centrale, che dei tre risulta essere quello con dimensioni maggiori, si trova un’ampia vetrata policroma triangolare decorata con elementi metallici circolari e da una grande croce di colore bianco.
La facciata è rivestita in marmo con due colorazioni differenti: elementi rosa formano cinque fasce orizzontali mentre elementi bianchi disposti a giunti sfalsati colmano la restante superficie.
Il profilo esterno della chiesa è marcato da una fascia rivestita da lamiere metalliche di colore grigio chiaro.
XVIII – Nel corso del XVIII secolo si costruisce il campanile.
1951 – Nel 1951 si restaura il campanile .
1954 – Nel 1954 inizia la costruzione dell’edificio a sostituzione di una chiesa più antica citata già nel XIII secolo.
1990 – Le vetrate policrome a piombo della chiesa sono state realizzate da Alberto Ceppi tra il 1990 e il 1998.
2019 – Nel 2019 si realizza un intervento di rifacimento del manto di copertura.