Immagina di percorrere le strade lastricate di Como, una città che per secoli è stata il cuore pulsante di un crocevia tra il Nord e il Centro Europa. Tra le meraviglie che questa città offre, il Duomo si erge come un simbolo di una storia lunga e travagliata, costruito, ristrutturato e impreziosito nei secoli, unendo in sé le tracce delle civiltà e degli stili che hanno attraversato la città.
La sua storia inizia nel 1396, ma non si conclude mai, piuttosto cresce e si arricchisce con il passare dei secoli. Ogni pietra racconta un’epoca: la facciata gotica del Quattrocento, le absidi rinascimentali del Cinquecento e infine la cupola barocca, che completa l’opera nel 1744. Un’architettura che è un dialogo continuo tra stili e culture, che si fonde con la storia della città stessa.
Mentre ti avvicini al Duomo, l’imponenza della sua facciata ti colpisce immediatamente. Non è solo un edificio sacro, ma una sintesi perfetta di scultura e architettura che riflette l’incontro tra l’arte transalpina e le scuole italiane. Ogni dettaglio, dalle statue scolpite da Tommaso Rodari ai portali adornati, racconta la maestria delle mani che hanno contribuito a darle vita. Lo sguardo si perde nei giochi di luce e ombra delle guglie e delle statue che adornano la facciata, tra cui quella famosissima della “porta della rana“, un capolavoro di simbolismo e bellezza.
Entrando nel Duomo, l’interno ti sorprende per la sua maestosità e la sua ricchezza di stili. Le navate gotiche accolgono il visitatore con la loro altezza vertiginosa e le sculture che raccontano storie bibliche antiche. Le luci soffuse illuminano gli arazzi e le sculture che risalgono a tempi lontani: tra questi, spiccano i sarcofagi dei vescovi Avvocati e Bonifacio, e il maestoso altare maggiore, che mescola il gotico al rinascimento in un unico respiro. La quiete del luogo è interrotta solo dalle vetrate colorate, che raccontano storie sacre mentre il sole filtra attraverso di esse, inondando l’interno di luce vivida.
Non mancano i capolavori pittorici: dai dipinti di Bernardino Luini e Gaudenzio Ferrari del XVI secolo, ai lavori di Morazzone del XVII secolo, fino agli stucchi delle calotte absidali e le scene bibliche nelle vetrate del XIX secolo, ogni angolo del Duomo è un racconto visivo che attraversa il tempo.
La cupola, completata nel 1744, è la ciliegina sulla torta di questo complesso monumentale. Disegnata da Filippo Juvara, è un capolavoro tardobarocco che corona l’edificio con una leggerezza e magnificenza che incanta chiunque la guardi. Non è solo un luogo di preghiera, ma un simbolo di un’epoca, di una città e di una cultura che ha saputo mantenere la propria identità e bellezza nel tempo.
Percorrendo le navate del Duomo ammiri le sculture e ti soffermi sulle vetrate, è come se ogni angolo ti raccontasse una nuova storia, una storia che va dal Medioevo al Barocco, dal Gotico al Rinascimento, senza mai perdere la propria unità, unendo il passato e il presente in una singola visione.
- 420 circa: Il vescovo Amanzio inizia la costruzione di una nuova basilica intitolata agli apostoli Pietro e Paolo, dove trasferisce la propria sede e viene sepolto.
- IV-V secolo: Il vescovo Abbondio introduce ufficialmente il culto cristiano anche nella città murata, con la costruzione del battistero di San Giovanni in Atrio.
- 589: I Longobardi occupano la città e costruiscono un insediamento nella zona dell’attuale palazzo vescovile.
- Inizio VII secolo: La chiesa di Sant’Eufemia diventa la nuova sede della cattedrale.
- Inizio XI secolo (prima del 1015, forse anche 1006): La cattedrale viene spostata dalla chiesa di Sant’Eufemia alla chiesa romanica di Santa Maria Maggiore.
- 1200-1300: La città di Como e la sua cattedrale subiscono l’influenza della cultura viscontea, con l’inizio della costruzione della cittadella viscontea.
- 1396: Inizio della ricostruzione di Santa Maria Maggiore, con la decisione di erigere una nuova cattedrale per far fronte alla crescita della città e ai problemi causati dalle esondazioni del lago.
- 1420 circa: Inizio effettivo dei lavori di costruzione della nuova cattedrale, sotto la direzione di Lorenzo degli Spazzi.
- 1402-1426: Prima interruzione dei lavori.
- 1426: Pietro da Breggia succede a Lorenzo degli Spazzi come ingegnere della cattedrale.
- 1447: Dopo la morte di Filippo Maria Visconti e la proclamazione della Repubblica Ambrosiana, la città di Como vive un periodo di rinnovamento economico e spirituale.
- 1484-1526: Tommaso Rodari entra nel cantiere della cattedrale come scultore e architetto, progettando il nuovo presbiterio.
- 1513: Giovanni Antonio Amadeo e Cristoforo Solari vengono coinvolti nel progetto di trasformazione della cattedrale.
- 1562-1564: Costruzione della tribuna e delle sacrestie, sotto la guida di Franchino Della Torre e Leonardo da Carona.
- 1627-1673: Francesco Maria Richini e Carlo Buzzi completano la costruzione delle absidi.
- 1731: Decisa l’ultimazione del cantiere della cattedrale sotto il governo asburgico della Lombardia.
- 1736: Filippo Juvarra muore, ma la cupola progettata da lui viene completata nel 1740.
- XIX secolo: Periodo di manutenzione e completamento della cattedrale, tra cui gli interventi neoclassici e la realizzazione delle vetrate dipinte.
- 1882: Lascito testamentario per il rivestimento in marmo del lato nord della cattedrale.
- 1913-1918: Smontaggio e rimontaggio della parte superiore della facciata per eliminarne il pericolo di strapiombo.
- 1935: Intervento di restauro sulla cupola danneggiata da un incendio, con lavori che proseguono fino al 1952.
- Anni ’60: Interventi di restauro a causa di dissesti statici e inquinamento atmosferico.
- 1990: Un fulmine colpisce il gugliotto centrale della facciata, dando il via a una campagna di restauri che termina nel 1993.
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