La chiesa presenta un interno ad aula unica rettangolare, con volta a botte e pareti arricchite nella parte alta da una modanatura in stucco. La facciata è del tipo a capanna; il campanile è a vela, collocato sopra la sacrestia. La copertura della chiesa è realizzata a due falde, mentre quella della sacrestia è a padiglione; entrambe sono costituite da manto di copertura formato da doppio strato di coppi tradizionali. La porta principale, sovrastata da una finestrella con inferriata rivolta all’esterno, fu murata e sostituita da due porte finestre, aperte lungo le due pareti laterali.
Nell’interno si eleva sul fondo, dietro l’altare, una scultura in legno della Madonna nera, analoga a quella venerata nei Santuari di Loreto, di Opera e di Crea. Meritano di essere ricordati il gruppo ligneo policromo dell’altare e la piccola nicchia posta nella parete destra e contenente una elegante culla accompagnata da Maria Nascente.
XV sec. – Sull’area sorgeva un sacello dedicato a San Gottardo e a Sant’Antonio da Padova.
1620 – Demolito il precedente sacello per ordine di San Carlo, nel 1620, su iniziativa del parroco G.B. Longhi, fu costruito l’attuale edificio, secondo le dimensioni della Santa Casa di Loreto.
1905 – Una elegante culla accompagnata da Maria Nascente, venne donata da pia signora nel 1905.
1979 – Il restauro completo del 1979 l’ha liberata dalle alterazioni del tempo, restituendola al suo primitivo aspetto.