La Chiesa o Santuario di S.Maria in Campagna sorge nella omonima piccola frazione di Turate, ancora immersa in un contesto agricolo, a relativa distanza dal centro abitato principale.
La chiesa trova le sue origini in una semplice cappella medievale, che dal XIV sec. ospitava un dipinto raffigurante la Madonna con Bambino, conservato nella attuale Cappella della Madonna e da molti secoli oggetto di sentita devozione.
Le fonti del XIII-XIV sec. citano due cappelle nella località, una con il titolo di S. Maria, l’altra dedicata a S. Maurizio.
L’ edificio attuale deriva da una ricostruzione, avvenuta nel XVI sec. e completata nel secolo successivo. In muratura intonacata (ad eccezione del campanile), presenta la facciata a capanna, decorata sulla sommità da una fascia in cotto, preceduta da un portico su colonne e pilastri angolari, esteso a tutta la larghezza della facciata e coperto in volte, che introduce al portale architravato, fiancheggiato da due finestre con vetrate istoriate.
Il campanile in mattoni a vista, con cella campanaria e orologio, si imposta a destra della facciata.
L’ interno della chiesa è ad aula unica, con cappelle laterali su entrambi i lati, coperta da volta a botte con lunette, e conclusa da presbiterio voltato a crociera.
L’aula è scandita da lesene binate ed è decorata da un doppio fregio in cotto.
La seconda cappella a destra (Cappella della Madonna), dove si trova il dipinto tardo-medievale della Madonna con Bambino, presenta una ricca e pregevole decorazione barocca, datata 1650 e composta da stucchi policromi con figure di santi, angeli, profeti; altare con paliotto in scagliola preceduto da balaustra marmorea; altri tre dipinti del XVII-XVIII sec. (due Adorazioni dei Magi, S.Maurizio).
Sul lato opposto si trova la semplice cappella di S. Giuseppe.
Il presbiterio, delimitato da balaustra, ospita l’altare maggiore settecentesco in marmi policromi ed è interamente affrescato, con il ciclo delle Storie della Vergine sulle pareti, opera tardomanierista (probabile fine XVI-inizio XVII sec.), riscoperta solo nel 1943 con la rimozione dello strato di intonaco a calce sotto il quale si celava forse già dal XVII sec..
XIII – Le fonti del XIII-XIV sec. citano due cappelle nella località, una con il titolo di S. Maria, l’altra dedicata a S. Maurizio. Nel 1370 circa vi furono forse alcune opere di miglioramento da parte del nobile turatese Azzo de’ Caimis.
XVI – La chiesa fu ricostruita nel XVI sec. e completata il secolo successivo, assumendo in sostanza l’aspetto attuale.
1596 – Antonio Albergati, inviato in visita pastorale nella pieve di Appiano da Federico Borromeo, fu a Turate nel marzo 1596. Egli descrisse la chiesa di S. Maria e S. Maurizio con il dipinto della Madonna, riportò che alla chiesa accorrevano numerosi devoti con molte elemosine e decretò di completare la sacrestia, che si presentava coperta a volta e intonacata, ed il portico.
1650 – Realizzazione della ricca decorazione della Cappella della Madonna, a stucchi policromi con figure di santi, angeli, profeti, probabilmente commissionata dalla nobile famiglia Caimi di Turate.
1943 – Nel 1943 gli affreschi del presbiterio furono riportati in luce, rimuovendo lo strato di intonaco che li ricopriva da diversi secoli, e restaurati ad opera del pittore e restauratore Gennaro Buccino. Allo stesso anno circa risalirebbe il trasporto in massello del dipinto tardomedievale della Madonna con Bambino, dall’altare alla Cappella della Madonna, dove già si trovava. La cappella nel 1945 fu oggetto di restauri riguardanti la decorazione a stucco e gli altri dipinti, grazie alle elemosine offerte dalle donne che qui invocavano protezione per i loro uomini in guerra.
1947 – Negli anni successivi alla seconda guerra mondiale, grazie alle elemosine offerte si procede a diverse opere di restauro: nel 1947 sistemazione del campanile e posa di nuove campane, nel 1954 restauro della copertura e degli intonaci esterni, nel 1956 sostituzione del pavimento interno.
1971 – Nel 1971 si procede al restauro della copertura del portico.
2015 – Nel 2015 si procede alla ritinteggiatura della facciata.