l’edificio è circondato da un sagrato pavimentato parte in pietra, parte in selciato e parte in cotto. Esternamente la chiesa presenta facciate intonacate, tranne che per il volume della sacrestia che è realizzato in mattoni di laterizio faccia a vista. La facciata principale è delimitata da due lesene d’angolo, con capitelli a volute, sulle quali poggia la trabeazione. Un timpano triangolare realizzato in muratura conclude il prospetto. Nella parte inferiore della facciata, centralmente, è presente il portale d’ingresso, in pietra arenaria, concluso a trabeazione, affiancato da due finestre rettangolari, anch’esse con cornici in arenaria. Internamente la piccola chiesa presenta un’unica aula, a pianta rettangolare, coperta da volta a crociera con costoloni. A sottolineare i limiti dell’aula sono presenti coppie di lesene; sopra di esse la cornice sulla quale si imposta la volta. Nelle lunette laterali di quest’ultima si trovano due finestre rettangolari con vetrate colorate. Addossato alla parete di fondo, sopraelevato di un gradino rispetto al resto dell’aula, si trova l’altare in marmo, dalle linee semplici. Sopra l’altare, entro cornice in stucco, è raffigurata la Natività di Gesù, opera a fresco di G. Poloni. Al centro della specchiatura della parete di destra è posto l’accesso alla sacrestia che risulta sopraelevata di un gradino rispetto all’aula. La denominazione della chiesa deriva dal fatto che la stessa è stata realizzata sopra un incurvato sotto al quale anticamente scorreva una roggia
1627 – l’edificio venne edificato nel 1627 dai frati Agostiniani, su progetto dell’architetto Gio’ Antonio Rossi Polissena
1967 – vennero eseguite opere di restauro, la chiesa venne ripavimentata in marmo e dotata di altare
1989 – venne completata la piazzetta e venne realizzato il muro laterale