la parrocchiale con l’abside rivolto a sud- est è preceduta dal sagrato pavimentato con un disegno geometrico a maglia quadrata con ciottoli di fiume nei riquadri. La facciata è suddivisa da quattro lesene terminanti con pinnacoli in tre settori. Il centrale corrisponde alla navata principale ed è quindi più ampio e alto e contiene il portale d’ingresso. Questo è in pietra, con lesene che sorreggono trabeazione e timpano triangolare ed è preceduto da quatto gradini. La porta è ad arco, così come la cornice superiore che contiene la finestra trifora ed un piccolo rosone. Il settore centrale termina con timpano triangolare con pinnacolo sul colmo. I due settori laterali sono conclusi con un cornicione piano e presentano due nicchie che ospitano le statue di S. Francesco e S. Giuseppe. L’interno è suddiviso in tre navate da archi su colonne. Le due navate minori sono coperte da volte a crociera e terminano con due cappelle con altari in legno dorato, di cui quello di sinistra seicentesco proviene dalla chiesa precedente, mentre quello di destra dedicato a S. Carlo. La navata maggiore è coperta da botte lunettata. In controfacciata, le navate laterali hanno due confessionali in noce. La navata di sinistra nella seconda campata possiede una porta che dà accesso al battistero a pianta semiottagonale; nella terza campata il pulpito in noce; nella quinta l’accesso alla sagrestia, antica abside della chiesa preesistente. La navata di destra possiede nella seconda campata l’ingresso laterale, completo di bussola interna in noce. Il presbiterio, ampio quanto la navata centrale, è rialzato di tre gradini ed è coperto da cupola con pennacchi. Si completa con il coro coperto da semivolta a ombrello e dotato di due finestre. A sinistra del coro una porta immette nella sagrestia vecchia, mentre una porta a destra immette nel campanile. La navata principale è illuminata da 10 finestre ad arco poste sopra il cornicione nelle lunette, oltre che dalla finestra trifora di facciata. La navata minore di sinistra è illuminata da una finestra nella prima campata, mentre la navata di destra è illuminata da due finestre poste nella prima e nella quinta campata. Il campanile in muratura è diviso in tre settori, di cui l’ultimo con orologio, sormontati dalla cella campanaria in pietra serizzo rossa
XII – l’ antica chiesa battesimale dedicata a S. Maria si rende indipendente dall’arcipresbiteriale di S. Pietro di Primaluna, in Valsassina, e rimane sotto la giurisdizione dell’arcivescovo di Milano
1230 – consacrazione in data 5 febbraio, festa di S Agata, della nuova chiesa, eretta nello stesso luogo di quella demolita e ancora dedicata a S. Maria
1450 – nuova consacrazione della chiesa per mano del cardinale Stefano Nandini in data primo agosto, a seguito di una generale ricostruzione
1529 – ristrutturazione generale dell’edificio sacro
1566 – S. Carlo Borromeo visita l’antica chiesa di S. Maria Assunta in data 23 e 24 ottobre. Il cardinale viene accolto dal parroco Battista Regazzoni e trova la chiesa “abbastanza bella e decorata”, l’altare maggiore “che ha una bella pala” e altri tre altari: quello di S Biagio, del SS. Sacramento e di S. Sebastiano e S. Rocco. Il campanile ha due campane. S. Carlo raccomanda la dotazione per la chiesa di un fonte battesimale e la sistemazione del cimitero esterno alla chiesa
1588 – il covisitatore delegato di S. Carlo Borromeo, monsignore Giovanni Maria Massio, visita l’antica chiesa di S. Maria Assunta in data 11 luglio. Si prescrive di dotare tassativamente entro sei mesi la chiesa di fonte battesimale, di chiudere con portale e portico l’ingresso della chiesa
1761 – cardinale di Milano Pozzobonelli, in visita pastorale e per la consacrazione della chiesa di Ornica e Cusio, approva il progetto di una nuova chiesa, studiata dall’ing. Antonio Urbani, che però non viene realizzata
1786 – l’ autorità pontificia, con atto del 13 novembre, autorizzava la procedura di passaggio della parrocchia della Santisima Assunzione di Valtorta dalla pieve milanese di Primaluna alla diocesi di Bergamo
1789 – costruzione del nuovo campanile in sostituzione di quello antico
1898 – costruzione della nuova chiesa per iniziativa del parroco don Stefano Gervasoni e su progetto dell’arch. Don Antonio Piccinelli. La prima pietra viene posta il 19 luglio
1903 – costruzione dell’altare maggiore
1907 – consacrazione, in occasione della visita pastorale del 21 luglio, per mano del vescovo di Bergamo Giacomo Maria Radini Tedeschi, accompagnato dal segretario Angelo Giuseppe Roncalli, futuro Beato Giovanni XXIII. Il vescovo celebra una messa solenne e benedice le quattro campane nuove, facendole calare a terra
1985 – restauro di due affreschi di S. Antonio abate e del Leone di S. Marco, posti sulla parete esterna della sagrestia, abside della chiesa preesistente
2013 – la chiesa è sottoposta ad interventi di manutenzione straordinaria