La nuova chiesa parrocchiale sorge nella prima metà del XVII secolo e mostra una facciata di gusto neoclassico, progettata e realizzata dall’Architetto cremonese Luigi Voghera nel 1825. Su di essa sono state poste sculture che raffigurano il Redentore, S. Pietro e S. Paolo, Mosè ed Elia. Altri bassorilievi rappresentano alcune scene della vita di Cristo. All’interno, la chiesa si presenta a navata unica con volta a botte. Lateralmente si affacciano piccole cappelle, non comunicanti tra di loro. Nel presbiterio invece spicca la tela raffigurante la Beata Vergine, posta all’interno dell’ancona realizzata dal casalasco Marco Antonio Ghislina.
1621 – La chiesa parrocchiale venne costruita tra il 1621 ed il 1643. Prima di allora la comunità locale si riuniva nella cosiddetta “Chiesa Vecchia”. Tale edificio, ancora oggi esistente, deriva da un primitivo tempietto pagano, poi dedicato alla Vergine.
1651 – A distanza di un trentennio circa dall’erezione dell’edificio, la “Chiesa Vecchia” assunse il titolo di San Carlo e da essa fu effettuato il trasporto degli altari che ora ornano in parte la nuova chiesa parrocchiale.
1825 – L’architetto cremonese Luigi Voghera progettò e realizzò la nuova facciata in stile neoclassico. Probabilmente quella originaria doveva mostrarsi simile a quella dell’adiacente Oratorio del Carmine.
1879 – La pavimentazione della chiesa venne completamente sostituita con mattonelle colorate di cemento.
1935 – Lo scultore cremonese Piero Ferraroni realizzò le sculture ed i bassorilievi per la nuova facciata della chiesa parrocchiale.
1935 circa – Il falegname locale, Anacleto Bonini, realizzò il nuovo portale d’ingresso su disegno del sacerdote e pittore cremonese Illemo Camelli.
1995 – In questo periodo le coperture, la facciata ed il campanile sono stati restaurati su progetto dell’Architetto Gabriele Fallini.
2014 – Mediante i fondi 8 per mille si è proceduto al restauro della canonica. Il progetto viene suddiviso in:
– consolidamento dei tetti e dei solai;
– consolidamento delle murature e restauro degli intonaci esterni;
– rimozione dei pavimenti esistenti.