L’edificio presenta orientamento est/ovest ed affaccia sul sagrato rivestito in porfido.
La semplice facciata a capanna è tripartita da una coppia di paraste che rivelano la struttura dell’ambiente interno: alla porzione di destra è stato addossato l’edificio che delimita oggi la piazza sul lato meridionale.
Al centro, il portale d’ingresso è stato modificato dalle ultime opere di restauro che hanno interessato la facciata: al fine di rendere visibile il sottarco dell’apertura originaria, di dimensioni maggiori, è stato effettuato un taglio al di sotto della quota di intradosso, lasciando poi a vista le due porzioni di muratura, protette da un vetro di sicurezza.
Un piccolo rosone circolare al centro della porzione centrale ed una finestratura rettangolare a vetrate policrome in corrispondenza della navata sinistra completano il prospetto principale; lungo la facciata settentrionale, due finestrature ad arco acuto permettono l’illuminazione dell’aula.
All’interno, l’ambiente a tre navate è scandito dagli archi a sesto acuto che delimitano il quadrato centrale voltato a crociera, così come le due campate della navata laterale destra.
La zona presbiteriale, rialzata di due gradini rispetto all’aula, risulta avanzata rispetto al volume delimitato dall’ultimo arco ed è priva di abside.
L’apparato decorativo pittorico è limitato agli archi del quadrato centrale e alla parete di fondo del presbiterio: degli affreschi originari sopravvivono esclusivamente due lacerti sui primi pilastri della navata centrale, raffiguranti Sant’Apollonia e San Clemente.
1450 – Intorno alla metà del XV secolo la chiesa venne ricostruita completamente in luogo della precedente.
1786 – Nel 1786 viene donata una campana proveniente dalla soppressa chiesa della Compagnia della Santa Croce; l’anno successivo l’altare maggiore in marmo nero proveniente dal soppresso Oratorio del Bambin Gesù.
1996 – Tra il 1996 ed il 1997 vennero eseguiti lavori di restauro che hanno interessato l’edificio nel suo complesso: rifacimento della copertura, degli intonaci interni ed esterni, restauro degli affreschi superstiti e parziale demolizione della muratura ai lati dell’ingresso principale per metter in luce l’apertura originaria.
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