la facciata, preceduta da un ampio sagrato, è suddivisa in tre ordini architettonici: l’ordine inferiore è suddiviso in cinque settori, da sei gruppi di lesene e contro-lesene; ogni gruppo appoggia su un basamento in pietra sagomata avente fusto in muratura e capitello in marmo di Zandobbio; dei cinque settori, il centrale è il più ampio ed ospita il portale in marmo di Zandobbio completo di due colonne a tutto tondo che reggono un timpano curvo. Sopra il fastigio del portale, sono collocate due statue, sempre in marmo di Zandobbio. Ai lati di questo settore centrale vi sono due settori ad andamento curvo che fanno da raccordo tra il settore centrale e il resto della facciata; all’interno vi sono due nicchie ospitanti statue di Santi.
Nel secondo ordine, è presente centralmente una finestra con contorno in marmo di Zandobbio, posta in un’ancona composta da due lesene, sulle quali poggia un coronamento sormontato da angeli. Il terzo ordine è esteso solo al settore centrale ed è concluso da un timpano curvo. Ad esso si addossano due modiglioni ad andamento curvo sopra i quali sono poste cinque statue: la Madonna Assunta al centro e due angeli per parte, ai lati.
La chiesa internamente si presenta a navata unica con pianta quasi ellittica, suddivisa da lesene in marmo, in sei campate; le lesene reggono il cornicione sul quale si imposta la volta che lascia spazio a dodici finestre, raccordate con relative strombature.
Nella prima campata troviamo a destra una tela raffigurante Abigaille e a sinistra il fonte battesimale. Segue la seconda campata con a destra, l’altare dedicato a Sant’Eurosia; a sinistra, vi è l’altare dedicato a S. Giuseppe. Nella terza campata vi è a destra l’altare dedicato a San Luigi Gonzaga e a Santa Teresa; a sinistra quello dedicato a S. Giovanni Battista. Nella quarta campata sono presenti sia a destra che a sinistra, ingressi laterali.
Segue la quinta campata avente a destra l’altare dedicato al Corpus Domini; a sinistra quello dedicato alla Madonna del Rosario. Nei due tratti di parete curva che raccordano la quinta e la sesta campata sono presenti due ingressi che conducono a destra alla sagrestia e a sinistra alla cappella dell’Addolorata con vano a pianta rettangolare e soffitto dipinto; alla cappella è possibile accendere anche dall’esterno. Nella sesta campata vi è a destra l’altare dedicato ai Santi Nazario e Teodoro, mentre a sinistra l’altare è dedicato al S. Crocifisso.
Rialzato di cinque gradini rispetto alla navata è il presbiterio, avente pianta rettangolare con altare maggiore in marmi verde di Varallo e bianco.
Le statue che adornano l’altare sono in marmo di Carrara. Il presbiterio si conclude in un coro absidato semicircolare.
1302 – la primitiva chiesa venne eretta parrocchiale nel 1302, per decreto del vescovo Giovanni da Scanzo.
1470 – in quest’ anno venne costruito il campanile
1603 – la chiesa fu interessata da lavori generali di riparazione, durante questi lavori, il 3 agosto, la malta vicina all’altare di S. Giovanni si staccò e sotto questo strato si presentò un’immagine della Beata Vergine.
1717 – il parroco, visto il numero elevato di fedeli e la dimensione limitata della chiesa, decise la costruzione di una nuova chiesa in sostituzione dell’ampliamento della vecchia; la Serenissima di Venezia, un anno dopo, rispose e concesse in data 7 maggio 1718 il permesso della costruzione.
1720 – vicario generale di Bergamo don Francesco Valtellina, in data 23 aprile 1720 firmò il decreto della Curia per la costruzione della nuova chiesa progettata da G.B. Caniana; essa, venne iniziata il 2 ottobre con la posa della prima pietra, benedetta poi nel maggio del 1745.
1720 – l’ingente spesa per la costruzione della chiesa fu pagata dagli abitanti del luogo
come viene descritto nella dicitura scolpita in vivo e collocata sopra la grande finestra della facciata esterna: Pietas populi (la pietà del popolo)
1740 – la a primitiva chiesa venne demolita nel 1740, mantenendo solo il campanile
1753 – la facciata venne eretta dall’arch. Micheli, con la collaborazione del Caniana
1761 – lo scultore A.M. Pirovano, realizzò e pose in opera le statue collocate sulla sommità della facciata
1767 – la nuova chiesa venne consacrata dal vescovo Antonio Maria de Ambiveri, il 13 settembre con il titolo di S. Maria Assunta
1817 – l’altare maggiore venne eretto nel 1817 su disegno dell’architetto Amati di Milano ed eseguito dai marmisti Giudici di Viggiù
1830 – organo venne costruito verso l’anno 1830 dal rinomato Bossi di Bergamo
1891 – lavori di restauro, interessarono la chiesa
1946 – a chiesa venne restaurata, tinteggiata e le nuove campane consacrate il 28 ottobre, dal vescovo Bernareggi
1960 – viene rifatto l’intonaco sulla torre campanaria
1973 – nuovo impianto di riscaldamento della chiesa e rifacimento del pavimento
1976 – rifacimento del tetto e restauro generale esterno della chiesa
1986 – ripulitura e ripresa delle tinte della volta e restauro della pala d’altare
1995 – restauro esterno generale delle facciate