orientata con l’abside a nord-ovest ed anticipata dal sagrato pavimentato in pietra la chiesa presenta il fronte principale intonacato e suddiviso in tre settori da lesene e contro-lesene con basi, capitelli e da trabeazione e cornicione, che lo divide in due ordini. Nel settore centrale è posto il portale rialzato di quattro gradini rispetto alla quota del sagrato antistante. Il portale, è costituito da colonne poggianti su basamento e terminanti con trabeazione e timpano curvo. Sopra il timpano, sono poste tre statue: dell’Immacolata e di due angeli. Il secondo ordine è scandito come il primo e presenta centralmente una finestra sagomata. Conclude l’ architettura dell’edificio il timpano curvo con ai lati statue di Santi e una croce centrale. Internamente la chiesa presenta navata unica, con pareti d’ambito che collegano la navata al presbiterio e alla controfacciata. La navata è divisa in cinque campate da paraste terminanti con capitelli corinzi, sopra i quali poggia la trabeazione e il cornicione perimetrale. Copre la navata, la volta a botte decorata. Ogni campata presenta una finestra ciascuna che illumina l’interno. Nella prima campata a destra è posto un confessionale. Nella seconda campata a sinistra è collocato l’altare dedicato al Crocifisso. A destra, è posto il Fonte Battesimale in sostituzione del precedente altare del Suffragio, fatto togliere dal vescovo Bernareggi dopo la visita pastorale del 1900. Nella terza campata sono collocati due ingressi: quello di sinistra permette al’accesso al pulpito mentre quello di destra conduce all’esterno della chiesa. Nella quarta campata sono posti due altari, dedicati a sinistra alla Madonna del Rosario, a destra alle Reliquie. Nella quinta campata, nei tratti di parete curva di raccordo, sono posti due ingressi che conducono a sinistra alla cella campanaria, a destra alla sagrestia. Il presbiterio è rialzato di tre gradini, presenta pianta rettangolare ed è coperto da cupola affrescata con l’Assunzione di Maria in Cielo. Il coro è absidato e coperto da catino
XVII – esiste menzione di una chiesa in località Gandosso almeno dal XVII secolo. Durante la visita pastorale del vescovo Barbarigo, era citata come oratorio dipendente dalla parrocchia di Calepio, con un sacerdote e un chierico
1678 – Gandosso, per decreto del vescovo Daniele Giustiniani, si costituisce in autonomia parrocchiale staccandosi dalla chiesa plebana di Calepio
1679 – inizia la costruzione dell’attuale chiesa
1781 – nella relazione fatta dal rettore della parrocchia di Gandosso in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, si annotava che la chiesa parrocchiale mercenaria di questa comunità, era stata smembrata dalla chiesa arcipresbiterale di San Lorenzo di Calepio con decreto del vescovo Giustiniani il 7 maggio 1678 ed era stata eretta sotto il titolo della Santissima Annunciata. La chiesa aveva tre altari. All’altare maggiore, era eretta la scuola del Santissimo Sacramento, al secondo, della Beata Vergine del Rosario, era istituita l’omonima confraternita. Nella chiesa si teneva anche la scuola della dottrina cristiana
1938 – restauro delle tinte e delle decorazioni interne
1967 – restauro degli altari marmorei
1987 – consolidamento statico e restauro della sagrestia
1988 – sistemazione dell’area esterna della parrocchiale
1997 – restauro del fronte principale
2003 – rifacimento della copertura e riqualificazione dell’area esterna
2009 – restauro dell’apparato decorativo interno