L’edificio, con orientamento a sud-ovest, presenta un impianto longitudinale a croce latina. La facciata principale della chiesa, anticipata da un sagrato rialzato di tre gradini, è a capanna, con un andamento a falde leggermente inclinate ed aggettanti, racchiusa tra due setti laterali in cemento armato rastremati. Il fronte è caratterizzato da un grigliato realizzato con laterizi forati posti di costa, che cela la struttura portante in cemento armato e vetrate rettangolari di riempimento. Al centro della facciata è presente un portale architravato con bussola in legno, ferro e vetro, sormontato da un’imponente croce in cemento lievemente aggettate.
Internamente l’aula a navata unica con andamento svasato verso il presbiterio è caratterizzata da una pavimentazione lignea inclinata, verso lo spazio del presbiterio. Nelle pareti di fondo dei transetti con andamento poligonale, sono collocati gli altari laterali, sovrastanti rispettivamente dalle alte statue lignee raffiguranti Santa Cecilia (a sinistra) e la Vergine Maria con il Bambino (a destra).
L’illuminazione naturale proviene dalle ampie vetrate della zona del presbiterio, del transetto e della controfacciata schermate dalle pareti in forato e dalla finestratura a nastro sommitale che separa il soffitto piano leggermente inclinato dalle pareti perimetrali, creando una luce radente che enfatizza la finitura a cemento a vista delle pareti. Diversamente dall’andamento a capanna della navata ritmata dalle travature ribassate in cemento armato, la copertura del presbiterio è caratterizzata da una struttura troncopiramidale a impianto poligonale che termina in un piccolo cilindro aggettante in cemento armato. Ad esso corrisponde inferiormente un tondo cementizio, nel quale convergono le tirantature metalliche strutturali della copertura e a cui è appesa un grande crocifisso con la croce realizzata da travi metalliche tra loro saldate.
L’area presbiteriale, rialzata di tre gradini rispetto all’aula, è separata dalla zona retrostante di collegamento con la sacrestia, tramite una triplice parete in mattoni posti ad angoli sfalsati con funzione di quinta prospettica. Al centro di questa la custodia eucaristica disegnata da Gian Maria Potenza. Sul fianco sinistro un lineare fonte battesimale che ha sostituito il Battistero originario, costituito da un volume autonomo ma comunicante con la chiesa, sul lato sinistro in prossimità della controfacciata. Sulla parte opposta la sede del celebrante, sottolineata da una simmetrica alta lastra marmorea aggettante. In posizione simmetrica alla custodia eucaristica, è l’ampio altare lapideo con mensa in granito.
Sulle pareti laterali della chiesa sono collocati i confessionali in cemento armato e legno, al di sopra dei quali si aprono delle piccole finestre quadrangolari contenenti vetrate artistiche che riproducono la via Crucis.
1964 – Il progetto di una nuova chiesa, accanto alla piccola chiesa della Beata Vergine Maria Addolorata fu ideato dall’ing. Francesco Cetti Serbelloni. Originariamente il progetto prevedeva anche l’edificazione di un imponente campanile quadrangolare che non venne mai realizzato.
1965 – Il progetto di una nuova chiesa, accanto alla piccola chiesa della Beata Vergine Maria Addolorata, fu ideato dall’ing. Francesco Cetti Serbelloni e i lavori furono affidati all’impresa edile Eugenio Grassetto. La posa della prima pietra avvenne il 2 settembre alla presenza del cardinale Giovanni Colombo.
1966 – La notte del Santo Natale del 1966 si celebrò la prima Santa Messa nella nuova chiesa.
1967 – La chiesa venne consacrata il 25 aprile dal cardinale Giovanni Colombo ed aperta al pubblico.
2004 – Avvio dei lavori di ristrutturazione della chiesa parrocchiale: rifacimento della copertura e dei lucernari; risanamento totale della chiesa con realizzazione del cappotto esterno.
Nei dintorni

