L’edificio presenta orientamento sud-est/nord-ovest ed affaccia sul sagrato prospiciente la grande piazza omonima. La facciata a capanna è sorretta dagli otto pilastri a sezione rettangolare che per l’intera larghezza delimitano il portico: dei tre portali, quello centrale in bronzo rappresenta la storia della Santa ed è stato realizzato da Arnaldo e Giò Pomodoro. I pannelli in cemento bianco e colorato che compongono il prospetto principale, disposti su due ordini, ospitano nella porzione superiore un unico finestrone centrale la cui vetrata rappresenta la Resurrezione: i cromatismi dei pannelli ricordano alcune cattedrali toscane mentre tre guglie gotiche concludono la facciata oltre il sottile cornicione. I prospetti laterali e posteriore sono rivestiti da pannelli analoghi a quelli presenti in facciata, compreso il volume del transetto, di altezza maggiore e la cui copertura a falde inclinate ripropone le guglie del prospetto principale; sulla destra, nettamente separato dall’edificio,il campanile a pianta rettangolare è rivestito in pietra e concluso dalla copertura a quattro falde rivestite in rame. All’interno, l’ambiente ad aula unica è affiancato da tre cappelle per lato, voltate a botte e la cui copertura è costituita dalle balconate che proseguono anche in controfacciata: le superfici verticali monocrome sono prive di apparato decorativo ed ospitano nella porzione inferiore i bronzi della Via Crucis realizzati da Pericle Fazzini. In assenza di aperture lungo i prospetti laterali, l’apporto di illuminazione naturale è demandato alla luce zenitale in due zone ben definite. Un primo lucernario è dedicato infatti all’area dell’ingresso mentre il volume di altezza maggiore che costituisce il transetto presenta l’intera copertura permeabile alla luce ed è completamente occupato dal presbiterio: rialzato di alcuni gradini rispetto all’aula, è dominato dal mosaico della Crocefissione realizzato da Fiorenzo Tomea che occupa l’intera parete di fondo, priva di abside. Il tabernacolo in bronzo opera di Arnaldo e Giò Pomodoro è sostenuto da una grande incudine di cemento rivestita in mosaico dorato, come la mensa prospiciente. La copertura dell’aula, un piano lungo tutta la navata e due falde sui lati maggiori, è opera dello scultore Andrea Cascella che ha affiancato una serie di pannelli in legno dipinti, privi di cornici e disposti secondo un ordine irregolare.
1953 – La chiesa viene costruita tra il 1953 ed il 1955 su progetto dell’architetto Mario Bacciocchi.