preceduta da un ampio sagrato in blocchetti di porfido, la chiesa, orientata liturgicamente con l’abside ad est, presenta la facciata tipicamente settecentesca composta da lesene complete di base e capitello in ceppo di Brembate che si innalzano sino a sostenere il primo cornicione orizzontale sempre in ceppo di Brembate al di sopra del quale è posto un secondo ordine di lesene complete di base e capitello che sostengono il secondo cornicione sempre in ceppo sagomato. Sopra il cornicione ha inizio il fastigio in ceppo gentile con ancona centrale e ai lati ha due modiglioni sormontati da angeli seduti. A destra e a sinistra del portale sono poste quattro nicchie con cornice in ceppo gentile che contengono le quattro statue raffiguranti S. Giorgio, S. Giuditta, S. Alessandro e S. Caterina. Nel secondo ordine si trova un ampia finestra con contorno sagomato e cartiglia. Ai lati della finestra sono collocate altre quattro nicchie con le statue dei Santi Donato, Vincenzo, Ambrogio e Francesco. Il fastigio termina la facciata ed è in ceppo gentile con al centro un ogiva e la statua di Maria Immacolata. L’ancona centrale è sormontata dalla statua di S. Zenone e da due vasi porta fiaccole ai lati. Due grandi modiglioni sono sormontati da due angeli in ceppo gentile. Questi modiglioni costituiscono la parte terminale dei due corpi laterali della facciata. Internamente la chiesa si presenta ad unica navata, divisa in quattro campate da coppie di lesene. Le campate di diversa ampiezza sono complete di basamento e capitello in stucco e servono da sostegno al cornicione. La navata è coperta da volta a botte, a differenza delle cappelle laterali che presentano volte a crociera. Nella prima campata si trova a sinistra il battistero, a destra l’altare dedicato a S. Antonio da Padova. Nella seconda campata sono posti due altari, quello di sinistra è dedicato a S. Rocco e Caterina, quello a destra è dedicato allo Sposalizio di Maria. Nella terza campata sono posti a sinistra e a destra due altari laterali. Nella quarta campata sono posti due altari dedicati a sinistra alla Vergine del Rosario, a destra al S. Cuore. Il presbiterio è rialzato di quattro gradini ed è coperto da tazza ellittica. Il coro è absidato e coperto da catino. Due ingressi posti a sinistra e a destra dell’arco trionfale conducono alla cappella dell’Addolorata e alla sagrestia
1155 – sisteva anticamente a Osio Inferiore, come è attestato nella bolla di papa Adriano IV, una chiesa intitolata a San Zenone nella plebania di Pontirolo
1715 – costruzione del campanile
1742 – costruzione dell’attuale chiesa
1786 – l’autorità pontificia, con atto del 13 novembre 1786, autorizzava la procedura di passaggio della parrocchia di San Zenone di Osio Sotto dalla diocesi di Milano alla diocesi di Bergamo
1864 – nella relazione del parroco di Osio inferiore, preparata per rispondere alla circolare vescovile del 1858, si dice che la chiesa parrocchiale dedicata a San Zenone vescovo e martire era stata consacrata dal vescovo Speranza. Il clero era composto dal parroco, da due coadiutori, da tre confessori e da un sacerdote semplice. Nella parrocchia vi era la confraternita del Santissimo Sacramento e la congregazione dei giovani sotto il titolo della Vergine Addolorata
1864 – consacrazione della chiesa per mano del vescovo Pier Luigi Speranza con il titolo di S. Zenone martire
1936 – restauro dell’altare maggiore e del settecentesco altare del Rosario
1945 – collocazione della balaustrata in marmo presso l’altare del S. Cuore
1954 – restauro dei prospetti esterni della chiesa e delle statue poste in facciata
1963 – rinnovo della parte terminale della copertura con la posa di lastre di rame
1976 – restauro del fronte principale
1981 – la chiesa è sottoposta esternamente ad un generale intervento di restauro conservativo
1998 – restauro conservativo della torre campanaria
2006 – restauro delle statue e degli elementi lapidei facciata