La chiesa è posta esattamente all’incrocio fra Via Musei, l’antico decumano massimo della Brescia romana, e piazza del Foro. L’edificio è preceduto da un breve sagrato delimitato da una cancellata barocca in ferro con pilastri marmorei sormontati da putti e coppie di delfini attorcigliati.
La facciata si presenta scandita da due ordini separati da un cornicione molto alto, con a coronamento un frontone ad arco ribassato delle stesse dimensioni del registro inferiore. L’ordine composito esterno delle sei lesene, tre per parte a interassi diversi, è riportato su entrambi gli ordini, i quali si defferenziano per le grandi aperture centrali: nel primo registro è situato un portale in marmo con frontone ad arco ribassato, mentre il secondo caratterizzato da una grande apertura rettangolare con cornice in rilievo.
L’interno della chiesa di presenta a navata unica con volta a botte scandita da archi trasversali corrispondenti alle lesene corinzie, affiancanti le cappelle e delineanti l’ingresso all’area presbiterale, terminante in abside semicircolare.
A sinistra dell’ingresso è posta la preziosa urna in legno dorato in cui è esposta la salma di San Rusticiano.
Il presbiterio, rialzato dall’aula è delimitato da delle balaustre in marmo giallo intervallate con elementi in ferro; l’altare maggiore si presenta riccamente decorato con un tronetto centrale coperto dall’alto da un copricielo, mentre ai lati del presbiterio sono presenti le due cantorie laterali. Sul fondo l’abside è completata dal coro ligneo e dalla soasa centrale raffigurante S. Zeno.
IV – Il luogo viene dedicato a San Zeno, ottavo vescovo di Verona, durante la seconda metà del IV secolo .
1153 – Nel 1153 viene censita nell’elenco delle chiese consacrate.
XIII – Nel XIII secolo viene realizzata l’abside in stile romanico e parte dell’apparato a fresco.
XV – Vengono realizzati i pavimenti della chiesa, con lapidi a memoria delle famiglie nobili del tempo, Maggi, Crotti e Chinelli.
XV – Floriano Ferramola ralizza l’apparato pittorico del presbiterio.
1403 – Nel 1403 viene realizzato un sepolcro all’altare laterale di S. Anna, contenente le spoglie del nobile Carlo Maggi.
1681 – Nel 1681 sono avviati i lavori di ristrutturazione dell’intera chiesa, voluto dal parroco don Gregorio Bertoletti. I lavori si interrompono pochi anno dopo a causa della guerra di successione spagnola.
XVIII – Pompeo Ghitti e Ottaviano Amigoni realizzano l’apparato pittorico dell’aula e del presbiterio.
XVIII – Con la nomina a parroco di don Gianpietro Dolfin, nel 1735, riprendono negli anni successivi i lavori di ristrutturazione iniziati il secolo precedente. Il capomastro risuta essere Domenico Corbellini.
XVIII – Col finire dei lavori di restauro vengono realizzati in legno un coro, le porte delle bussole di accesso e i confessionali.
1756 – In data 30 maggio 1756, col finire dei lavori di ristrutturazione e di abbellimento la chiesa viene consacrata da mons. Giovanni Molino. L’evento è ricordato con una epigrafe posta all’interno della chiesa.
1805 – La chiesa e tutte le sue proprietà sono incamerate dalla parrocchia della Cattedrale.
1877 – Nella chiesa vi è l’organo a canne Tonoli Opus 14, costruito nel 1877 in sostituzione di uno strumento più antico.
XX – Nella seconda metà del XX secolo vengono risanate le pareti esterne della chiesa.