Edificio con pianta a croce latina e tre navate.
La facciata è a salienti, con la porzione centrale leggermente avanzata e divisa in specchiature da lesene e cornici marcapiano.
Nella parte inferiore trovano posto il portale affiancato da due nicchie sormontati da una lunetta cieca, in quella superiore un oculo centrale affiancato anch’esso da due nicchie.
Nelle porzioni laterali lo schema si ripete, con portali sormontati da lunette cieche e oculi.
La facciata è conclusa in alto da un timpano vuoto con al culmine una croce metallica.
Sulla sinistra, in linea con la facciata, sorge la torre campanaria.
L’interno è a tre navate divise da colonne cilindriche con capitelli ionici poste su alte basi.
La navata centrale è coperta da volte a botte lunettate, quelle laterali da volte a vela.
Il presbiterio termina in un’abside semicircolare; quest’ultima è decorata da pitture murarie di Emilio Nembrini di Pradalunga, come anche le volte delle navate.
L’illuminazione è garantita oltre che da una serie di lunette nella parte alta della navata centrale, da aperture lungo i fianchi e nell’abside, tutte decorate con vetrate artistiche.
sec. XIII? – Sul luogo dell’attuale edificio sorgeva una chiesa più antica con orientamento differente. Demolita nel 1912. Una chiesa con la dedicazione a s. Vittore è citata da Goffredo da Bussero nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani e poi nel Notitiae Cleri Mediolanensis.
1887 – Viene costruito il campanile (inizio dei lavori 30 maggio, installazione dell’orologio 14 novembre).
1912 – L’edificio viene costruito. Consacrato il 2 novembre dal cardinale Schuster.
1986 – Vengono rifatte le coperture.
2016 – Vengono messe in sicurezza le vetrate.
2017 – Vengono restaurate le superfici interne, esterne e le coperture.