Chiesa di San Vitale (Campazzo, Pontevico)

Diocesi di Brescia - chiesa sussidiaria - Lombardia

Pontevico - BS - 25026

030/932998

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XVI – Questa chiesa, come attesta l’epigrafe collocato nella contro facciata, sopra il portale di ingresso, fu edificata dalla nobile famiglia Ugoni nel 1555. Anche il vescovo Bollani nella visita pastorale effettuata tra il 1566 e il 1567 ricorda questa chiesa per la richiesta fatta dai nobili Ugoni, per ottenere un curato e un battistero per l’assistenza spirituale della popolazione e per eliminare l’inconveniente di dover, con ogni tempo e con le strade di allora, portare i neonati a Pontevico per essere battezzati. Il Pilati, nel 1572, aveva disposto il “… completamento della chiesa e del pavimento”. L’abate Agostini, che visitò la parrocchia nel 1580, asserisce che “è fabbricata di recente…”. Dagli atti della visita pastorale si apprende inoltre che allora nella chiesa un porta immetteva direttamente nel palazzo Ugoni. Il cardinale Carlo Borromeo, pochi mesi dopo, ordina che sia murata entro tre giorni e che non si celebri finché non sia chiusa. Lo stesso cardinale ordina che, se si
XVIII – L’epigrafe collocato nella controfacciata della chiesa, sopra il portale di ingresso, dà notizie del restauro avvenuto svolto nel 1769.
XX – Il curato don Carlo Bonaglia, dopo oltre tre secoli da una prima richiesta fatta dagli Ugoni, nel 1907 ottenne il fonte battesimale per comodità della popolazione. Il vescovo monsignor Giacomo Corna Pellegrini concede l’autorizzazione e l’abate Cremonesini, il 6 ottobre dello stesso anno, consacra il battistero. Nel 1950, in occasione dell’Anno Santo, don Brixio Boninchi sostituirà la precedente vasca in graniglia con una marmorea con cupola ribaltabile in ottone bronzato e rinnoverà tutta la cappella.
XX – Al campanile di San Vitale, durante la Seconda Guerra Mondiale, fu requisita una delle due campane. Nel 1949 la popolazione di autotassò per installare, oltre a quello restituita dallo stato, anche una terza campana fusa dalla Fonderia Carlo Ottolina di Seregno. Lavori di restauro sono stati eseguiti nella seconda metà del XX secolo.