Il santuario del Patrocinio di Maria Vergine si trova a nord est dal centro abitato di Quinzano d’Oglio, nella Bassa Occidentale bresciana. Si tratta di un edificio tardo rinascimentale posto sulla sommità dell’altura che ospita il cimitero, appena accanto all’importante strada che collega Brescia con Cremona, facente parte del complesso della antica pieve della Natività di Maria Vergine. Il fabbricato, orientato a ovest, è a pianta rettangolare terminante sul presbiterio anch’esso rettangolare. La facciata, a registro unico sormontato da frontone triangolare, presenta addossato un portico a campata unica. Accanto alla porta maggiore del santuario, sotto il protiro, si trovano le figure di San Francesco d’Assisi e di Santa Caterina da Siena. In mezzeria, oltre a portale di accesso, si trova una serliana. All’interno, il presbiterio è delimitato da lesene complete di capitelli in stile ionico e basamento. Sopra la mensa in commesso marmoreo si trova la raffigurazione della Madonna con il Bambino, delimitata da una cornice di fattura novecentesca.
XVI – Nel 1589 fu concessa un’indulgenza di dieci anni alla pieve della Natività della Beata Maria Vergine, il giorno della Natività di Maria: la notizia proviene dal Pizzoni che aggiunge che cinque anni dopo, nel 1594, il prevosto Manzini fece restaurare il muro occidentale della chiesa, migliorando quindi le condizioni dell’edificio che nel 1599 fu arricchito di un santuario.
XVII – Sul finire del XVII secolo, stando alla testimonianza di Giovanni Gandini nel suo Alveario Cronologico, il santuario della Madonna era decorato a stucco, oro e pittura.
XVIII – Gli ultimi anni del XVIII secolo sono ben documentati attraverso le note di spesa di un registro conservato presso l’archivio parrocchiale. Il santuario venne interessato da interventi, culminati con la grande festa in onore della Madonna, celebrata il 18 agosto 1799. Tra il marzo e il maggio del 1788 veniva sistema il tetto del fabbricato. Tra l’ottobre del 1797 e il maggio del 1798 sono, invece, documentati ulteriori lavori di restauro: il disegno fu affidato a Bortolo Gandaglia.
XIX – Lavori al santuario furono avviati da don Cesare Bertolotti e furono inaugurati il 21 novembre 1886.
XX – Angelo Locatelli, su don Giulio Donati parroco di Quinzano d’Oglio, scrive: “entro dicembre [1906] aveva già provveduto a far reintonacare le pareti delle due chiese cimiteriali che in alcuni punti risultavano malridotte…”. Ancora nel 1936 il prevosto Donati riferiva che alcune persone proponevano di abbellire il presbiterio del santuario, ma solo nel luglio del 1938 fu possibile avviare i lavori. I lavori furono eseguiti dal pittore Giuseppe Trainini: accanto alla porta maggiore, sotto il protiro, furono dipinte le figure di San Francesco d’Assisi e di Santa Caterina da Siena, dichiarati patroni d’Italia da Pio XII.
XX – Un incidente è all’origine dei lavori di restauro del 1987 nel santuario: la notte tra il primo e il 2 novembre, il grande numero di ceri accesi all’interno dell’edificio prendeva fuoco sviluppando un denso fumo nero che si depositava sulle pareti e sulle decorazioni a stucco della volta. I danni sono stati riparati dietro impulso del prevosto don Bruno Messali. L’inaugurazione dei restauri è avvenuta il 31 maggio 1988.