La chiesa, orientata a nord est è arretrata da strada tramite un sagrato quadrangolare.
La facciata principale a capanna è in laterizi a vista, anticipata da un protiro sorretto da quattro pilastrini in muratura con terminazione piana che protegge i tre portali di accesso alla chiesa.
Al di sopra del protiro, contenuto anch’esso in un archeggiatura a tutto sesto che definisce uno sfondato leggermente arretrato rispetto al filo della facciata, si trova un altorilievo in materiale lapideo raffigurante s. Romano, opera di Giuseppe Moretto, sovrastato da una monofora vetrata centrale.
Il prospetto si conclude con un timpano triangolare sempre in laterizio a vista. I prospetti laterali sono in laterizio a vista e sul lato destro, in prossimità della zona absidale si sviluppa un campanile a vela con due archeggiature per ospitare due campane non più presenti.
Internamente la chiesa è ad unica navata con un soffitto piano in travi di legno e pianelle in latero cemento.
L’arco trionfale con decorazioni a graffito raffiguranti san Giuseppe e l’Annunciazione divide la navata dal catino absidale ad andamento emiciclico estradossato.
Una balaustra marmorea, anch’essa ad andamento curvilineo convesso verso la navata, è collocata appena al di sopra di tre gradini che sopraelevano il presbiterio dalla quota della navata.
A metà delle pareti laterali della navata due altari in muratura sono incorniciati da decorazioni a graffito ad andamento ad arco.
Sul fianco sinistro della controfacciata è presente un’edicola timpanata decorata a graffito che in origine ospitava il fonte battesimale.
1940 – A causa della necessità di dotare di una chiesa la frazione di Trenno, la Torrazza, su progetto dell’architetto Michele Marelli fu edificato l’edificio ecclesiastico in via Consolini. La chiesa venne dedicata al martire e levita S. Romano, a cui era stata dedicata una chiesetta nella cascina S. Romano in via Novara, demolita l’anno prima.
1940 – La chiesa fu benedetta il 1 settembre 1940 da mons. Carlo Maderna.
1941 – Il 29 settembre la chiesa di S. Romano alla Torrazza venne eretta a Parrocchia prepositurale e in perpetuo affidata all’Istituto della Carità dei Padri Rosminiani.
2014 – Venne dismesso l’impianto di riscaldamento ad aria e vennero installate delle pedane riscaldanti sotto le panche a resistenza elettrica.