La chiesa, con l’abside orientata a sud-est ed è preceduta da un sagrato in porfido con una parte centrale in acciottolato ed è cintato da pilastrini in pietra. La facciata presenta due ordini architettonici. Quello inferiore è suddiviso in tre settori da quattro lesene in muratura, che partendo da una zoccolatura in lastre di ceppo di Poltragno, terminano con capitelli dorici, sopra i quali corre la trabeazione con fregio dorico dipinto a finto marmo e cornicione coperto da coppi. Sopra il portale dal contorno in pietra è dipinta l’immagine della Madonna del Carmine. Nei due settori laterali sono dipinti, entro cartigli, i santi Rocco e Sebastiano. Il secondo ordine, sempre diviso in tre settori da quattro lesene senza capitello, ospita in quello centrale, in cui è presente solo la cornice della trabeazione, una finestra rettangolare con cornice sagomata. La facciata si conclude sopra il cornicione del secondo ordine con un timpano triangolare, protetto da gronde in legno.
L’interno è a navata unica divisa in tre campate, di cui la seconda di maggiori dimensioni, da lesene rivestite in stucco a imitazione del marmo e con capitelli corinzi, sopra i quali corrono trabeazione, fregio e cornicione. I bracci della croce greca, corrispondenti a prima e terza campata e alle cappelle laterali della seconda, sono coperti da volta botte, mentre la seconda campata, l’incrocio dei bracci, è coperta con una cupola. Ai lati della prima campata, entro sfondati ad arco, sono collocati due confessionali e sopra di essi, entro cornici in stucco, sono dipinti S. Giovanni Battista e S. Antonio da Padova. La cappella laterale di sinistra della seconda campata è dedicata al Sacro Cuore di Gesù, la cui statua è esposta entro nicchia nell’ancona in stucco, e custodisce nel paliotto la reliquia della S. Croce. Nella parete destra di tale cappella si trova la porta di accesso al campanile. La cappella di destra è dedicata alla Madonna del Rosario. La terza campata possiede i due ingressi laterali sormontati da cantorie: l’ingresso di destra è collegato alla sagrestia. Il presbiterio, più ristretto della navata, è rialzato di due gradini con balaustre in marmo, ha pianta quadrata, è coperto da volta a vela e si completa nel coro absidato coperto da catino, nella cui volta sono ricavate due finestre con relative strombature.
XV – costruzione della primitiva cappella, corrispondente all’attuale presbiterio
1550 – il vescovo Soranzo si sofferma sulla “Ecclesiam campestrem S. Rochi” individuando una santella dedicata a S. Rocco
1575 – nei verbali della visita apostolica di S. Carlo Borromeo si legge: “Ecclesia Sancti Rochi in contrada del Foia: Satis apia sed in frontispicio aperta – habet altare”. Alla santella è stato aggiunto un altare
1594 – mons. Giovan Battista Milani annota che nella santella si celebra la messa solo occasionalmente
1666 – nei verbali della visita pastorale del cardinal Daniele Giustiniani è citato l’Oratorio di S. Rocco in Cadelfoglia dotato di calici e paramenti
XVIII – costruzione dell’attuale chiesa sulla preesistente
1779 – nei verbali della visita pastorale del vescovo Dolfin si legge “nobile chiesa di S. Rocco con coro e suppellettili” e si nomina il campanile ad una campana
1786 – realizzazione delle decorazioni dell’abside, per opera del bresciano Filippo Velzi
1859 – nella visita pastorale di mons. Luigi Speranza,si cita la chiesa dotata di tre altari e l’organo
1906 – visita pastorale del vescovo Giacomo Maria Radini Tedeschi, nel cui verbale si legge che la chiesa, fondata nel XVI secolo, fu ampliata a più riprese con pianta a croce greca, con cupola centrale e due cappelle minori
1910 – innalzamento del campanile ad opera della ditta Gervasoni
1954 – consacrazione dei cinque campane per mano di mons. Piazzi nel mese di agosto
1983 – rinnovo delle tinte della facciata
1986 – restauro delle tre tele del coro: quella centrale raffigura la Madonna del Suffragio contorniata da santi, dipinta dal veneziano Angelo Lion; quelle a destra e a sinistra i santi Alessandro, Antonio da Padova e d Andrea Avellino
1995 – restauro dell’ altare maggiore
2010 – restauro e risanamento conservativo di facciate e copertura