La chiesa di San Pietro si trova nel comune di Verolavecchia, in una posizione predominante rispetto al suo centro abitato, nella Bassa Centrale Ovest bresciana. Il fabbricato, a pianta rettangolare con copertura a due falde e testata ovest a padiglione, è orientato verso est. La facciata, a registro unico con sommità a doppio spiovente, presenta in mezzeria e in ordine ascendente: il portale di accesso lapideo, con cornice mistilinea; arco laterizio a tutto sesto, arco laterizio policentrico ribassato in laterizio; una piccola nicchia ad andamento mistilineo, priva di cornice; piccola cornice, in corrispondenza della nicchia sottostante, in laterizio. Due possenti paraste delimitano i lati del prospetto principale. Gli alzati laterali alloggiano finestre rettangolari che consentono l’illuminazione naturale dell’aula e del presbiterio. Il campanile a pianta quadrata, collocato sul lato est dell’edificio, presenta in sommità quattro aperture ad arco a tutto sesto e cuspide con base circolare. L’interno, avente superfici ornate a pitture murali, è a navata unica e presbiterio a pianta rettangolare. Quest’ultimo presenta ancona dipinta ad affresco e un capitello lapideo di reimpiego e basamento laterizio, come appoggio della mensa eucaristica.
VII – Sorse vicino alla strada che conduceva alla pieve di Quinzano, fuori dal centro abitato e circondata da un piccolo cimitero cristiano, forse per volere di un nobile longobardo passato dall’arianesimo al cristianesimo.
XV – L’edificio cadeva in disuso alla fine del Quattrocento, quando si costruì la nuova parrocchiale vicino al castello
XVIII – Nel 1703, visto lo stato di grave abbandono in cui versava la chiesa, il vescovo Dolfin ordina di restaurarla o demolirla. L’edificio viene demolito per costruire una santella aperta, coperta con una mezza volta a padiglione, orientata verso la nuova parrocchiale. (Don Tenchini, nella relazione di preparazione alla Visita pastorale del 7 aprile 1861, dice che l’attuale chiesetta venne costruita nel 1703 con materiale del vecchio edificio sulle macerie dell’antico cimitero).
XXI – Intorno al 2003 sono state eseguite diverse lavorazioni di restauro: nella chiesa, restauro delle superfici interne ed esterne, rifacimento del manto di copertura, sistemazioni esterne, realizzazione della gradinata di accesso al sagrato; nel campanile, restauro delle superfici esterne del campanile.