La Chiesa di San Pietro rappresenta il principale luogo di culto cattolico di Tagliuno, frazione del comune di Castelli Calepio, in provincia e diocesi di Bergamo. L’edificio si erge in prossimità della strada provinciale che attraversa il paese. È anticipato da un sagrato pavimentato in porfido, delimitato da un parapetto in pietra composto da balaustre separate da pilastri sagomati. Davanti alla facciata, il parapetto si apre a semicerchio, con due pilastri che sorreggono le statue dei santi Pietro e Paolo. Questi pilastri sono ornati da vasi con frutta e fiaccole in ceppo gentile.
La facciata della chiesa è in stile neoclassico ed è suddivisa in due ordini da una cornice marcapiano poggiante su lesene, che la tripartiscono. La sezione centrale, più ampia, presenta l’ingresso principale con un portale in pietra di Zandobbio, affiancato da due colonne che sorreggono la trabeazione e un timpano spezzato. Al centro del timpano si trova una cimasa raffigurante la consegna delle chiavi a san Pietro. L’ordine superiore presenta un rosone strombato e, nella parte superiore, un’edicola con un altorilievo raffigurante la Madonna di Caravaggio. Ai lati, in due nicchie, si trovano statue in pietra di san Giuseppe e san Luigi. La facciata termina con un frontone coronato da una croce ferrea centrale e due angeli musici laterali.
L’interno della chiesa è a navata unica, suddivisa in sei campate. La prima campata, più ampia delle altre, è caratterizzata da colonne stuccate a lucido con alta zoccolatura in marmo di Zandobbio e capitelli d’ordine corinzio. Ai lati si aprono due cappelle con emiciclo, coperte da volta a vela sostenute da lesene. Il resto della navata è coperto da una volta a botte, illuminata da sei finestre per lato. A sinistra della prima campata si trova il fonte battesimale, mentre a destra è collocata la statua raffigurante il Cristo morto con la tela della Gloria di Ognissanti . Nelle campate successive si trovano gli altari dedicati a san Carlo Borromeo, santa Lucia, sant’Antonio, il Santo Crocifisso, san Lorenzo e la Madonna del Santo Rosario.
Il presbiterio, rialzato di tre gradini rispetto alla navata, è anticipato dall’arco trionfale e termina con il coro absidato con volta a catino.
La storia della chiesa è strettamente legata alla presenza di un’antica chiesa dedicata a San Pietro, menzionata già nel 1260. Questa chiesa fu gradualmente soppiantata dalla chiesa di San Lorenzo, ampliata nel 1407 da Carlo Malatesta. Nel 1575, San Carlo Borromeo visitò la chiesa di San Lorenzo e ne decretò l’ampliamento. Tra il 1602 e il 1621, la chiesa fu completamente ricostruita. Solo nel 1828, l’edificio fu riconsacrato e intitolato a San Pietro, riprendendo l’antica denominazione.
- 1260: Una chiesa dedicata a San Pietro a Tagliuno è menzionata in un elenco delle chiese bergamasche che dovevano versare un tributo alla Santa Sede.
- 1304: Un presbitero (“pre Iacobus presbiter”) della chiesa di San Pietro partecipa al sinodo diocesano voluto dal vescovo Giovanni da Scanzo.
- 1360: La chiesa di San Pietro è inclusa nell’elenco delle chiese e dei monasteri di Bergamo ordinato da Bernabò Visconti.
- 1407: Carlo Malatesta occupa il castello e la chiesa di San Lorenzo, ampliandoli e trasferendovi gradualmente le funzioni parrocchiali dalla chiesa di San Pietro.
- 1540: Istituzione della scuola del Santissimo Sacramento.
- 1575: San Carlo Borromeo visita la chiesa di San Lorenzo e ne rileva l’insufficienza, ordinando la costruzione di un battistero.
- 1577: La chiesa ha un “Beneficiorum ecclesiasticorum” intitolato a san Pietro.
- 1602: La confraternita del Rosario invita l’architetto mastro Stefen di Bergamo per valutare l’ampliamento della chiesa di San Lorenzo.
- 1621: Completamento della nuova chiesa, benedetta sotto l’invocazione di San Lorenzo.
- 1666: La chiesa è inserita nel “Sommario delle chiese di Bergamo” con l’invocazione di San Lorenzo martire.
- 1672: Istituzione dell’arciconfraternita del Suffragio dei morti.
- 1729-1739: Creazione del coro absidale, della sagrestia e della parte cimiteriale.
- 1734: La chiesa è inserita nel vicariato foraneo di Calepio.
- 1780: Il vescovo Giovanni Paolo Dolfin visita la parrocchiale.
- 1828: La chiesa viene riconsacrata e intitolata a San Pietro dal vescovo di Pavia Luigi Tosi.
- 1928: Posa di una stele sul luogo dell’antica chiesa di San Pietro con la scritta Heic vetus curialis S. Petri Ap. antiquitus extitit postea vetustate diruta.
- 1969: Installazione della vetrata istoriata sul rosone della facciata.
- 1979: La chiesa è inserita nel vicariato locale di Calepio-Telgate.
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