Collocata nel centro abitato sul dosso del colle sul quale è ubicato tutto il centro storico di Chignolo, la chiesa parrocchiale domina tutto l’abitato. E’ orientata non secondo il criterio tradizionale, tra i motivi è la configurazione del terreno che imponeva l’orientamento nord-sud. La sua facciata verso sud è preceduta da un ampia piazza, con una zona di sagrato sopraelevato di tre gradini. La facciata, come tutta la chiesa sorta nella seconda metà del XIX secolo, si richiama a i modelli rinascimentali. Sei lesene, partendo da un’ alta zoccolatura che collega i singoli basamenti ben definiti e sagomati, si innalzano per reggere con i loro capitelli corinzi una prima trabeazione ed il relativo cornicione suddividendo questo primo ordine della facciata in cinque settori di luci diverse. Il centrale,più ampio, ospita l’ingresso principale dotato di ampio portale in marmo di Zandobbio arricchito da due colonne a tutto tondo complete di base e capitelli che sorreggono un timpano curvo. Il secondo ordine della facciata prosegue con la stessa ampiezza ed articolazione architettonica dell’ordine inferiore; nella parte centrale di questo settore è presente un rosone circolare.
Attraverso l’ingresso principale completo di serramento in legno a due ante, si perviene al vano interno della chiesa che presenta un’ unica navata suddivisa in tre campate da colonne sporgenti a tutto tondo, alle quali corrispondono sulle pareti lesene con controlesene in stucco, poggianti su alti plinti rivestiti in parte con marmo, che occupano notevolmente lo spazio della navata, creando negli interspazi le cappelle laterali. Sopra le colonne complete dei loro capitelli, corre lungo tutto il perimetro della chiesa la trabeazione ed il relativo cornicione praticabile, che rientra in corrispondenza delle cappelle dando alla stessa maggior sviluppo verticale. Al di sopra del cornicione, in corrispondenza delle colonne, si impostano le grandi arcate trasversali della chiesa ed anche quelle laterali che delimitano le cappelle; tra queste arcate, ad ogni campata, si sottendono le volte a vela della copertura. Il presbiterio è sopraelevato di cinque gradini rispetto al piano della navata, con pianta quadrata è coperto da volta a vela e si completa nel coro a pianta semicircolare concluso con catino. La luce della chiesa perviene, oltre che dal rosone centrale posto in facciata, anche da sei ampie finestre rettangolari poste sopra il cornicione in corrispondenza delle sei cappelle. La sagrestia è collocata a destra del presbiterio con accesso diretto dalla navata.
1873 – la posa della prima pietra avvenne per mano del vescovo coadiutore Alessandro Valsecchi il 23 ottobre.
1885 – aperta al culto il 31 maggio 1885, la nuova chiesa fu consacrata il 24 agosto del 1901 dal vescovo Gaetano Camillo Guindani, che vi trasferì l’antico titolo di S. Pietro apostolo e sigillò nell’altare maggiore le reliquie dei santi Clemente, Desiderio e Faustino. Nello stesso giorno furono consacrati anche gli altari del Rosario e di S. Giuseppe.
1942 – viene realizzata la nuova tribuna marmorea dell’altare maggiore, contemporaneamente la ditta Taramelli, sotto la direzione del prof. Giovanni Barboglio, esegue le decorazioni interne della chiesa.
1958 – l’impresa Locatelli esegue i restauri esterni della chiesa ed esegue la ritinteggiatura della facciata.
1985 – viene rifatto il sagrato