La chiesa di San Pietro è costituita da un edificio ad aula unica con impianto rettangolare e abside semicircolare.
Lo spazio interno è scandito dal telaio strutturale che ripartisce le pareti laterali e il soffitto a falde.
Nei fianchi si aprono finestre con profilo ad arco a pieno centro. Il presbiterio occupa l’ultima campata verso l’abside, introdotto da arco trionfale; al centro è collocata la mensa mentre, in posizione avanzata, si trova un ambone in legno con bassorilievo bronzeo.
Al centro dell’abside è collocato il tabernacolo sopra il quale è stato posizionato un crocifisso ligneo cinquecentesco proveniente dalla antica chiesa di San Giulio.
Il pavimento è alla palladiana. Sopra l’ingresso si trova una profonda cantoria corrispondente alla prima campata dell’edificio.
Sulla controfacciata è presente una grande raffigurazione di San Pio X.
Sulle pareti è posizionata una via crucis con formelle in bronzo mentre pannelli raffiguranti la vita di Cristo e di Maria sono opere di Angelo De Natale e sono collocate ai lati delle finestre.
Prima dell’arco trionfale sono posizionate a destra una statua dell’Immacolata e a sinistra una statua di San Pietro.
La facciata ha un profilo a capanna con il corpo centrale aggettante caratterizzato da un arco centrale, con bassorilievo nella lunetta, che incornicia un portale trilitico.
La parte centrale sporge sopra il tetto a formare una vela che ospita tre campane, al di sotto di queste ultime, è presente l’iscrizione “REGINAE SINE LABE ORIGINALI CONCEPTAE ET SANCTO PIO DECIMO DICATUM. A.D. MCDLVI”
Si tratta di una chiesa moderna, edificata tra il 1954 e il 1956 in una zona rurale e completamente attorniata da campi su progetto donato dall’architetto Mario Bonicalzi, nativo del Boschirolo.
L’inaugurazione ufficiale della nuova chiesa avvenne dopo una quindicina di giorni, esattamente il 30 settembre 1956.
Ma i lavori di completamento dell’edificio erano ancora molti e si protrassero per altri tre anni, durante i quali furono riformate architettonicamente le finestre, rimpicciolendole e sagomandole meglio, e soprattutto si procedette alla costruzione dell’abside e dell’altare.
Il giorno 9 ottobre 1959 Mons. Giuseppe Schiavini, vescovo ausiliare di Milano, consacrò l’altare.
Da allora gli interventi si sono susseguiti a ritmo continuo. Nel 1967 l’altare venne sistemato secondo le nuove regole liturgiche del Concilio Vaticano II e il tabernacolo posto nell’abside, in posizione ben visibile, collocandovi sopra un crocifisso del XVII secolo proveniente dalla chiesa di San Giulio e donato dal parroco don Spina; anche la statua della Madonna cambiò posizione e fu collocata sul lato destro ma ben visibile da ogni parte della chiesa.
Molte le opere effettuate poi all’esterno dell’edificio sacro. Citiamo, tra gli altri, la costruzione della casa parrocchiale, di campi da gioco (calcio, calcetto e volley), ma principalmente la trasformazione della sala giochi nella Cappella della Sacra Famiglia (che funge da cappella per l’oratorio, con un ingresso dalla via San Carlo, ma alla quale si può accedere anche dalla sacrestia della chiesa per assistere in video-diretta alle funzioni particolarmente affollate mediante uso di schermo) e la costruzione di un nuovo oratorio dedicato a San Giovanni Paolo II e alla beata Chiara Luce Badano, inaugurato il 30 ottobre 2011.