L’edificio a pianta quadrata presenta orientamento sud-est/nord-ovest ed è posto ad una quota rialzata rispetto al sagrato prospiciente a cui è collegato tramite una scalinata.
Il semplice volume che caratterizza la chiesa è interamente rivestito in marmo chiaro e si configura come un monolite solcato lungo entrambi i suoi assi dalla luce naturale che penetra all’interno attraverso i lucernari continui in copertura: in corrispondenza di ingresso ed abside, questi proseguono fino a terra sotto forma di facciate vetrate.
Una pensilina anticipa l’ingresso principale, protetto all’interno da una bussola in vetrate policrome; i lucernari suddividono simmetricamente in quattro parti il solaio di copertura a cassettoni di cemento, lasciato a vista come le strutture orizzontali gettate in opera.
L’apparato decorativo è costituito dalle vetrate policrome poste in facciata, sulla parete di fondo, e lateralmente in corrispondenza di due strette finestrature verticali, oltre che dai rivestimenti in mosaico delle colonne a sezione circolare e delle spalle della vetrata di fondo.
Il presbiterio sopraelevato ospita altare, ambone e sostegno del tabernacolo opera di Gino Casentino, autore pure del battistero; in mezzeria delle facciate laterali trovano spazio le due sculture in marmo bianco raffiguranti rispettivamente la Madonna del Santissimo Sacramento e San Piero Giuliano Eymard, rispettivamente realizzate da Pulcini e don Marco della scuola Beato Angelico.
1984 – Edificata tra il 1984 ed il 1986 su progetto dell’architetto Valentino Benati.