Situata nella parte vecchia del paese, la piccola chiesa è preceduta da un ampio sagrato. Non esiste una facciata propriamente detta, giacchè si entra solo sul fianco attraverso un portale in pietra arenaria con fregio finemente scolpito. Ai lati della porta due finestre arcuate sempre in pietra arenaria con inferiata illuminano l’aula. Internamente la chiesa è ad una navata unica, suddivisa da due arcate a sesto acuto, in tre campate. L’altare è nella seconda campata di fronte alla porta d’ingresso .
1428 – Sul luogo dove un tempo sorgeva l’antico castello dei Marenzi, fu edificata nel 1428 la chiesa dedicata a S. Paolo. Nella pergamena del 1461 esistente nell’archivio parrocchiale di Sarnico, troviamo scritto: “Una pecia de terra, murata, in quae, fundata, costruita et edificata fuit Ecclesia Sancti Pauli, jacent in loco et terra de Sarnecho in castello sine postalicis”.
1492 – Nel 1492 furono apportati i primi restauri, tra i quali la capriata del tetto in legno che fu sostituita da due archi a sesto acuto in muratura.
1623 – Nel 1623 venne eseguito il secondo restauro, a ricordo del quale fu apposta una lapide sulla parete a est con inciso il nome dell’ allora parroco Lodovico de Alleidi da Sarnico. La chiesa, oltre ai necessari restauri, fu alquanto alterata da decorazioni barocche. Nella parete absidale, vennero effettuati lavori che sacrificarono parte dell’affresco che ricopriva l’intera parete; venne inoltre modificato l’altare.
1724 – Nel 1724 fu costruita l’attuale porta d’ingresso centrale in pietra arenaria nella
quale, tuttavia, rimase incorporato un travetto lavorato risalente all’antico portale del 1493. Si modificarono pure gli stipiti delle due finestre laterali, abbassate di quasi due metri.
XIX – Nel XIX secolo l’altare fu nuovamente sostituito con uno in marmo, e l’affresco dell’ Addolorata incorniciato in un’ ancona lignea.
1958 – nel 1958 venne presentata domanda per la costruzione di un edeficio civile a ridosso della chiesa di San Paolo ma gli organi competenti rifiutarono la richiesta.
1969 – La chiesa di S. Paolo, per volere del parroco don Giovanni Ferraroli, fu interamente restaurata e spogliata dei quadri che l’appesantivano e l’ancona lignea venne posta come cornice all’affresco raffigurante la Madonna con il Bambino. Inoltre, l’altare marmoreo precedentemente addossato alla parete, divenne altare comunitario.