La chiesa è anticipata da un ampio sagrato il quale mette in luce la qualità architettonica della facciata del manufatto. La facciata della chiesa di S. Pancrazio ha struttura a capanna, suddivisa da un cornicione da due registri non simmetrici. A coronamento è situato un timpano spezzato, a richiamare la composzione spaziale del fronte, dotato di pennacchi. Verticalmente, la composizione architettonica della facciata, è suddivisa da due coppie di colonne corinzie, mentre al centro si trovano le aperture di cui un portale marmoreo ed una finestra rettangolare. All’interno la chiesa presenta navata unica voltata con l’aggiunta di rientranze ai lati dove sono situate le cappelle laterali cadenzate dalle sporgenze delle semicolonne. La trabeazione spezza la continuità verticale, guidando lo sguardo verso il presbiterio chiuso dal coro con terminazione a conchiglia e coronato da cupola. Ai lati del presbiterio vi sono al piano superiore le cantorie, mentre affiancati alla chiesa si trovano il campanile, la sacrestia ottagonale, ed alcuni locali di servizio.
XVI – La chiesa preesistente viene demolita per realizzarne una di maggiori dimensioni.
XVII – Nei prini anni del Seicento, la chiesa preesistente viene ampliata sia nell’aula che nella sacrestia.
1748 – Viene demolita la chiesa preesistente ed iniziata la costruzione della chiesa attuale su disegni attribuiti all’architetto Marchetti Giovanni Battista, con un successivo intervento del figlio Antonio.
1787 – Vengono realizzate le opere situate sulle volte e le lunette ad opera del pittore Pietro Scalvini.
1790 – La chiesa viene terminata.
1803 – Viene realizzato il campanile a fianco della chiesa.
1805 – Il pittore Giovanni Teosa realizza alcune opere affrescate all’interno della chiesa, tra cui le due vele al di sotto del coro, e riprese successivamente dallo stesso nel 1814 e nel 1824.
1812 – Viene realizzata la sacrestia a pianta ottagonale, ad opera dell’architetto Vigliani Antonio.
1815 – Vengono realizzati gli altari lateriali ad opera della bottega Pasquelli.
1829 – La chiesa viene consacrata nel settembre del 1829 da mons. Nava.
1830 – La chiesa, con tutto il suo apparato decorativo viene ultimata nel 1830.
1831 – Viene realizato ad opera dell’ingegnere Giuseppe Bianchi secondo le prescrizioni Borromaiche (I libro), con scala di accesso alla chiesa che era così rialzata su di alcuni gradini.
1959 – Viene restaurata la facciata.
2000 – Viene realizzata la vetrata della finestra contenuta nella facciata ad opera di Enrico Job.
2004 – Viene eseguito un restauro generale degli affreschi.