L’edificio di modeste dimensioni è sprovvisto di sagrato e si affaccia direttamente sulla strada.
Il prospetto principale, come gli altri presenta murature in conci di pietra a vista, ha nel suo centro l’ingresso principale ad arco a tutto sesto in pietra arenaria, chiuso da un serramento in legno diviso in due settori: quello inferiore pieno, mentre quello superiore ha spazi verticali che lasciano intravedere l’interno dell’edificio. Sopra l’ingresso vi è un affresco raffigurante S. Donato M., e ai lati di quest’ultimo, uno per lato, vi sono due finestrelle ad arco che illuminano l’interno.
L’interno si caratterizza, come all’esterno, per le murature in conci di pietra a vista, con eccezione del presbiterio che risulta essere intonacato. L’aula è rettangolare ad unica navata coperta da volte a botte, il presbiterio rialzato di un gradino è poco più stretto della navata, ed anch’esso coperto da volta a botte.
1575 – nella visita pastorale, San Carlo Borromeo, trovò la chiesa affrescata e provvista di due altari
XVII – dopo la visita di San Carlo Borromeo la chiesa venne abbandonata fino al 1836 quando, per iniziativa di un gruppo di fedeli, fu restaurata
XIX – dopo il restauro dell’edificio arrivò anche il benestare vescovile, conseguentemente la chiesina fu riaperta al culto e dedacata a San Mauro