La chiesa parrocchiale di San Biagio Abate si trova nel centro abitato di Porzano, frazione del comune di Leno, nella Bassa Centrale Est bresciana. Il fabbricato è orientato seguendo l’asse est – ovest, con il prospetto principale rivolto verso ponente. La facciata, avente frontone triangolare completo di acroteri in corrispondenza delle linee di colmo e di gronda, è composta da doppio registro scandito da lesene composite: nell’ordine inferiore, in mezzeria, inquadrano il portale di accesso all’aula sormontato da architrave e coronamento mistilineo; nel registro superiore fiancheggiano il finestrone, avente architrave ad arco ribassato e cornicione, collocato in corrispondenza del sottostante ingresso. Il campanile a pianta quadrata, collocato sul lato nord dell’edificio, presenta in sommità quattro aperture ad arco a tutto sesto, cornicione marcapiano e copertura a padiglione. L’interno, avente superfici ornate a rilievo e pitture murali, è a navata unica accompagnata da cappelle laterali e culminante nella zona presbiterale. Lo spazio è scandito da lesene composite e da cornicione, leggermente aggettante, che segna il punto di innesto delle strutture di copertura.
XV – Dedicata a San Martino, segno di una presenza in luogo del monastero benedettino. A quanto scrive Luigi Cirimbelli: «doveva essere una grande chiesa, cioè dotata di notevoli beni, da far indicare il paese, in una famosa mappa quattrocentesca del territorio bresciano, con l’edificio sacro e non con la solita torre o con il borgo fortificato.
XVIII – Verso la metà del XVIII sec. venne dato, dalla vicinia e dal rettore, l’autorizzazione alla costruzione della nuova chiesa. Il progetto, attribuito da Sandro Guerrini a Antonio Marchetti, venne approvato dalla Curia vescovile il 30 aprile 1756. Sotto la guida del capomastro Giovanni Andrea Lanza, la costruzione dell’edificio si concluse in un decennio. Il nuovo tempio fu benedetto il 24 novembre 1765 dall’arciprete di Bagnolo Mella don Benedetto Perugini.
XIX – Tra il 1846 e il 1847 vennero acquistati i banchi e la Via Crucis in calcografia con dicitura in francese. Nel 1898 la chiesa venne restaurata nel suo interno su progetto dell’arch. Luigi Tombola che sistemò gli altari mentre la Bottega Poisa eseguì la soasa dell’altare maggiore e l’indoratura di lesene, del pulpito, delle soase e della cassa dell’organo.
XX – Nel 1944 veniva eseguita la decorazione da Eliodoro Coccoli e da Giacomo Prandelli.
XX – Nel 1908 furono collocate le statue del Sacro Cuore e di San Luigi; nel 1911 quella dell’Immacolata. Nello stesso anno vennero restaurate le strutture murarie esterne ed interne e posto, dalla Società Bresciana Cementi e Costruzioni, il pavimento in mattonelle. Al contempo veniva restaurato il castello del campanile.
XX – Nel 1988 la chiesa veniva restaurata nella facciata e nelle strutture murarie in generale.
XX – Nel 1995 veniva dotata da altare liturgico decorato dai signori Giuseppe Bellomi e Ludovico Baronio
XXI – Sono stati eseguiti lavori di restauro delle superfici interne, ammalorate da umidità di risalita capillare.
XXI – Nel 2013 sono stati eseguiti lavori per il rifacimento della struttura e del manto di copertura della chiesa.