Ubicata nel centro storico del paese, la vecchia parrocchiale è orientata secondo lo schema liturgico, con la facciata verso ovest è preceduta da un sagrato pavimentato con lastre di arenaria e delimitato da tratti di muro e pilastrini sempre in arenaria. La facciata ha la parte centrale avanzata, mentre i due corpi laterali, più bassi, sono arretrati. Quattro lesene in muratura poggianti su un’alta zoccolatura in ceppo di Brembate, complete di basamento e capitello corinzio composito, suddividono tutta la parte avanzata in tre settori dei quali il centrale più ampio. La trabeazione con il relativo cornicione suddivide poi orizzontalmente la facciata in due ordini, sormontati da un timpano triangolare. Nell’ordine inferiore, il settore centrale è dotato di un pronao, appena accennato, sostenuto da due colonne corinzie in ceppo gentile e concluse con un timpano spezzato. Sui due tratti del timpano sono posti due angioletti in sempre in ceppo. Anche il secondo ordine è suddiviso da lesene, simili a quelle sottostanti ma ridotte nelle proporzioni; nel settore centrale di quest’ordine si trova un’ ampia finestra che illumina la navata. I cornicioni del timpano triangolare sono in ceppo sagomato e al centro del timpano è collocato un altorilievo con raffigurata una scena del processo del Santo Martire Lorenzo. Internamente la chiesa a navata unica presenta tre cappelle per lato, separate tra loro da lesene. Le due cappelle centrali, sono più ampie e profonde e sono limitate da quattro colonne corinzie che reggono, assieme agli attigui pilastri una grande tazza, che si innesta nella volta della navata. La trabeazione ed il cornicione che corrono sopra i capitelli delle lesene, rientrano anche nelle due cappelle centrali, interrompendosi solo in corrispondenza delle ancone degli altari. In particolare, le prime due cappelle ospitano due confessionali, ed in quella di sinistra è presente anche il fonte battesimale. La seconda cappella a sinistra è dedicata alla Madonna del Rosario, la cappella di destra è dedicata a S. Giuseppe. Le terze cappelle sono chiuse da bussole in legno che conducono rispettivamente a sinistra verso l’ingresso laterale e a destra in sagrestia
Il presbiterio, rialzato di tre gradini e delimitato da una balaustrata in marmo rosso di Ardesio ha pianta rettangolare delimitato da quattro arcate che reggono una tazza ellittica. Due sfondati ai lati contengono le cantorie. Dietro l’altare principale vi è il coro a pianta semicircolare coperto da catino.
1155 – esisteva anticamente a Mariano, come è attestato nella bolla di papa Adriano IV, una chiesa intitolata a San Lorenzo nella plebania di Pontirolo
1566 – degna di nota nella storia della parrocchia di Mariano è il fatto che il suo parroco fu ordinato da S. Carlo vicario foraneo “ad personam” della nuova vicaria sorta dallo smembramento della pieve di Pontirolo
1760 – l’attuale chiesa venne costruita da Bartolomeo Merisi di Caravaggio
1787 – la parrocchia passa dalla diocesi di Milano a quella di Bergamo
1832 – consacrazione con il titolo di S. Lorenzo martire e S. Nome di Maria da parte del vescovo Carlo Gritti Morlacchi
1889 – la chiesa è sottoposta ad un generale intervento di restauro su progetto dell’architetto Virginio Muzio
1926 – viene sopraelevato su disegno di Giovanni Barboglio
1954 – internamente vengono eseguiti lavori di restauro decorativo
1976 – l’esterno è sottoposta ad un generale intervento di restauro
1984 – viene sistemato il sagrato, con la posa di una nuova pavimentazione
1994 – le facciate esterne ed il tetto sono sottoposti ad intervento di restauro