Dotata di un ampio e ben delineato sagrato, la chiesa ha facciata ripartita in tre settori da quattro gruppi di lesene e contro lesene. Due cornicioni orizzontali, completi delle relative sagomature, suddividono la facciata in due ordini, conclusi a loro volta da timpano triangolare. L’ordine inferiore presenta nel settore centrale l’apertura della porta principale, con timpano triangolare di coronamento, e nei settori laterali due nicchie con statue. Nell’ordine superiore è posta una finestra rettangolare, sormontata da un timpano curvo, al centro e stesso tipo di nicchie ai lati. La facciata è raccordata ai prospetti laterali con muri curvi privi di lesene. L’interno presenta un unica navata, suddivisa da lesene corinzie in stucco in cinque campate di luce assai diverse a seconda della destinazione. La pianta del presbiterio è quadrata e si conclude nel coro a pianta semicircolare. La luce che illumina la chiesa proviene da grandi finestre realizzate tutte sopra il cornicione.
1769 – La chiesa venne edificata sulle rovine dell’antica chiesa battesimale nel 1769
1800 – Il 21 novembre il vescovo Gian Paolo Dolfin reca l’eucarestia nella nuova chiesa
1864 – il 17 novembre il vescovo Pier Luigi Speranza consacrò la chiesa confermando l’antico titolo di S. Lorenzo Martire.