a chiesa è circondata su due lati dal sagrato pavimentato in ciottoli e lastre di pietra, rialzato di un gradino rispetto alla quota stradale. La facciata è intonacata e divisa in tre settori da fasce in pietra che si innalzano sino ad incrociare la copertura con struttura in legno a due spioventi. Il settore centrale ospita il portale in pietra di Sarnico, rialzato di tre gradini rispetto al sagrato e costituito da due lesene poggianti su alto basamento che sorreggono l’architrave e la lunetta in cui è posto l’affresco raffigurante S. Lorenzo. In alto è posto un rosone.
L’ interno è ad unica navata suddivisa in cinque campate da archi a sesto acuto sui quali appoggia la travatura del tetto composta da travi decorate con pitture. La navata riceve luce dalle finestre poste nella parete di sinistra e di destra della chiesa. Nella prima campata sono poste a sinistra e a destra due tele. Nella seconda campata è posto a sinistra il confessionale e a destra il pulpito. Nella terza campata è posto a sinistra l’ingresso laterale e a destra l’organo. Nella quarta campata sono posti a sinistra e a destra due altari dedicati rispettivamente alla Madonna del Rosario e all’Immacolata e S. Giovanni Battista. Nella quinta campata sono poste a sinistra e destra, due finestre. La parete di fondo della navata ospita a sinistra e a destra due altari devozionali. Il presbiterio, sopraelevato di tre gradini rispetto alla navata, è coperto da volta a botte. Il coro è coperto da catino. Due ingressi posti a sinistra e a destra del presbiterio conducono alla sagrestia e al campanile
977 – a chiesa arcipresbiterale di Calepio è tra le più antiche della diocesi. Da essa dipendeva in passato una vasta plebania che si estendeva su tutta la valle omonima. Documenti che la riguardano risalgono già al X secolo. L’”ecclesia de castro Calipio” compariva infatti entro un documento di permuta
XV – costruzione dell’attuale chiesa
1575 – in occasione della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, avvenuta il 15 settembre 1575, la chiesa arcipretale plebana di Calepio, posta sotto l’invocazione di San Lorenzo, risultava godere di un reddito annuo pari a 150 lire
1634 – consacrazione della chiesa per mano del vescovo Luigi Grimani che le confermava l’antico titolo di S. Lorenzo diacono e martire
1659 – in occasione della visita pastorale del vescovo Gregorio Barbarigo, la parrocchia di Calepio, a capo della vicaria foranea omonima, risultava godere di un beneficio pari a 200 scudi. Entro la parrocchiale erano istituite le scuole del Santissimo Sacramento, della Dottrina cristiana e del Rosario. La comunità era retta da tre sacerdoti e da un chierico
1781 – in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin avvenuta il 22 maggio, nella chiesa plebana arcipresbiterale di San Lorenzo figuravano la scuola del Santissimo Sacramento, presso l’altare maggiore, la scuola del Rosario presso l’altare omonimo e la confraternita della Dottrina cristiana. La parrocchia godeva di un reddito di circa 400 scudi, ed era officiata da due sacerdoti
1902 – vengono eseguite pere varie di restauro sotto la direzione dell’arch. D. Antonio Piccinelli: rifacimento degli intonaci, degli stucchi dei sottarchi, delle monofore e riduzione del finestrone in facciata
1911 – consacrazione dell’altare maggiore dedicato a S. Lorenzo per mano del vescovo Tedeschi
1980 – sistemazione dei tetti, pluviali, del sagrato e ritinteggiatura esterna
1982 – ristrutturazione della sagrestia e del presbiterio
1984 – ristrutturazione delle pareti esterne del campanile
1990 – rifacimento dell’impianto di riscaldamento posa di nuova caldaia
1995 – restauro dell’affresco nella lunetta della facciata
2012 – vengono eseguiti lavori di discialbatura delle decorazioni interne
Nei dintorni
Palosco - BG - 24050
Adro - BS - 25030
Corte Franca - BS - 25040
Sarnico - BG - 24067
