La chiesa di San Giuseppe Lavoratore venne edificata tra il 1932 e il 1933, quando si presentò la necessità di un nuovo edifico religioso parrocchiale per il territorio residenziale adiacente all’Ospedale Psichiatrico di Mombello che necessitava di espansione. La chiesa si erige a Mombello di Limbiate, in una zona collocata nella parte nord dell’attuale territorio comunale al confine con Cesano Maderno, Seveso e il nord del Parco delle Groane, in un quartiere costituito da edifici residenziali mono o bifamiliari di media altezza. La chiesa dedicata a San Giuseppe Lavoratore è chiamata comunemente anche di San Giuseppe Artigiano. L’edificio religioso pur essendo sorto negli anni 30 del Novecento come chiesa parrocchiale, attualmente è chiesa sussidiaria della parrocchia di San Antonio da Padova: edificata circa quarant’anni dopo.
All’edificio religioso si giunge attraverso la strada comunale la sua facciata si attesta su di un’area assimilabile ad una piazzetta: uno spazio di risulta non pavimentato – in ghiaia – a lato del percorso stradale. L’edificio sorto nel 1932 su disegno dell’ingegner Giulio Zanoncelli è privo di sagrato, posto di testa su di un’area semipedonale a verde e presenta una struttura architettonica neoromanica. La facciata principale in mattoni a vista è ritmata dalla presenza di paraste che ne definiscono il disegno verticale, ed è costituita nella parte centrale da un doppio ordine. Il primo ordine è composto dal portale principale, sormontato da una lunetta semicircolare, contenuta in una cornice lineare ad arco a tutto sesto realizzata in intonaco cementizio tinteggiato di bianco che definisce un’area leggermente sfondata rispetto al piano della facciata. Il secondo evidenziato dal finestrone a trifora a tutto sesto, collocato al di sopra del portale, delimitato da una nicchia ad arco anch’esso a tutto sesto. La facciata si conclude con un frontone intonacato e tinteggiato di bianco, di altezza maggiore rispetto alle specchiature laterali definite dalle paraste, sulla cui sommità è posta una croce in ferro. Tutta la facciata è definita nel colmo da una fascia intonacata e tinteggiata di bianco in contrasto con le superfici in mattoni a vista. I prospetti laterali dell’edificio sono caratterizzati anch’essi da una fascia posta sotto gronda ad intonaco e dalle cornici piatte e lineari che definiscono i profili delle finestre e sono anch’esse tinteggiate di bianco, in contrasto con le superfici in mattoni a vista.
La chiesa ha una pianta semplice ad unica navata rettangolare, le murature sostengono un soffitto piano, tripartito longitudinalmente da travature poste in corrispondenza dei pilastri che definiscono la suddivisione verticale della facciata. Lungo tutto il perimetro dell’aula si sviluppa una cornice e nelle pareti sono inserite finestre rettangolari che danno luce all’ambiente. A destra e a sinistra della navata, in posizione centrale, si aprono due cappelle: quella di sinistra è dedicata a Maria, quella di destra al Sacro Cuore. L’area presbiterale, separata dall’aula liturgica da un’apertura quadrangolare e dalla balaustra marmorea, è caratterizzata da un’abside poligonale con copertura a volta ribassata. Al centro della parete di fondo si erige l’altare maggiore marmoreo, in cui è collocato il tabernacolo, sormontato dalla tela raffigurante “San Giuseppe nella bottega del falegname, con il Bambino Gesù”. Allo spazio sacro sono annessi i locali per la sagrestia e locali di servizio.
A sud -ovest della chiesa trovano spazio le strutture della casa parrocchiale e dei locali di servizio di quello che era l’oratorio, mentre a ovest si sviluppa il percorso della via comunale.
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