incorporata nel fabbricato un tempo destinato ad ospedale, con accesso dall’esterno, presenta il fronte principale intonacato con tracce di affreschi nella parte alta. Centralmente è posto l’ingresso alla chiesa con contorno in pietra arenaria. Internamente si presenta a navata unica coperta da volta a botte decorata con una medaglia in stucco raffigurante Abramo che adora tre angeli che gli annunciano la nascita di Isacco; il presbiterio, della stessa dimensione con volta decorata con stucchi e medaglione raffigurante la SS. trinità. Un’apertura sulla parete di destra immette nella sagrestia
1620 – è attestata la presenza e l’utilizzo della piccola chiesa
1836 – Luigi Girolamo Allegri, figlio adottivo del marchese Solza, vendette il complesso al monaco benedettino don Ambrogio Cacciamatta, il quale decise di ritirarvisi in seguito alla soppressione degli ordini religiosi. Nel suo testamento del 1 ottobre 1846 il frate specificò che il Vanzago sarebbe dovuto diventare un ospedale
1850 – ottenuta l’autorizzazione all’apertura dall’Impero austriaco, il Convento-ospedale venne inaugurato il 31 luglio 1850
1866 – l’Ordine degli Ospedalieri fu soppresso. Venendo quindi a mancare una legale rappresentanza per gestire l’ospedale, fu istituita una commissione laica per la sua amministrazione, contro la quale i religiosi intrapresero una vana battaglia legale. I frati furono costretti a lasciare definitivamente il Vanzago
1873 – in seguito l’ospedale si occupò della sola opera assistenziale per poi esser chiuso