la nuova chiesa parrocchiale, costruita in sostituzione della vecchia che si trovava nel centro di Valmaggiore e che venne alienata, è situata all’inizio della frazione ed è circondata da sagrato lambito da due strade. Un portico a tre archi realizzato con conci di pietra poggianti su due colonne e contenuto alle estremità da due pilastri sempre in pietra precede la facciata, coperto con volte a vela e dal tetto in coppi. La facciata presenta un corpo centrale più alto con al centro, sopra il portico, un rosone in cemento e vetro. Due corpi ai lati del centrale, più bassi ed in pietra sono conclusi, come del resto anche il corpo centrale, da un cornicione a due spioventi, sagomati in cemento martellinato. Internamente la chiesa si presenta a tre navate di dimensioni contenute; due pilastri per parte suddividono ogni navata in tre campatelle. Il presbiterio, sopraelevato di cinque gradini, è di poco più ristretto della navata centrale, con pianta rettangolare e si completa nell’abside semiottagonale coperta da volte a spicchi. In particolare nella parete di fondo della navata di sinistra vi è il fonte battesimale, due confessionali occupano le prime due campate delle due navate laterali. La seconda campata presenta nelle navate laterali due altari: quello di sinistra è tutto in legno ed è dedicato al Sacro Cuore mentre quello di destra è dedicato all’Immacolata ed ha altare in marmo bianco di Carrara con fondelli sempre in marmo di stile neoclassico. La terza campata è occupata dai due ingressi laterali oltre all’ingresso al campanile ed alla sagrestia. Il presbiterio presenta al centro l’altare maggiore in marmo di Carrara in stile neoclassico e sormontato da tribuna marmorea per l’esposizione del Santissimo Sacramento
1923 – la chiesa fu costruita dall’impresa Giacomo Carrara di Rova su progetto dell’ingegnere Dante Fornoni e con la collaborazione, per gli elementi in pietra artificiale, dalle ditte Pietro Capoferri e Pietro Monzio Compagnoni.
1925 – fu consacrata con il titolo di S. Giovanni Battista, al quale era dedicata l’antica e piccola chiesa che sorgeva al centro della contrada, il 2 ottobre 1925 dal vescovo Luigi Maria Merelli.
1952 – la comunità di Valmaggiore, frazione di Endine, è di recente costituzione. Essa infatti venne eretta in autonomia parrocchiale per decreto del vescovo Adriano Bernareggi il 16 luglio 1952
1957 – il concerto di cinque campane in “fa mg.” della ditta Angelo Ottolina fu consacrato dal vescovo Giuseppe Piazzi il 21 ottobre 1957
1959 – il 17 ottobre 1959 il vescovo Giuseppe Piazzi consacrava il rinnovato altare maggiore sigillandovi le reliquie dei santi Alessandro e Rustico
1960 – ad opera dell’impresa Dell’Angelo e sotto la direzione dell’ingegnere GianCarlo Angelucci, fu condotta una compiuta operazione di restauro generale, andando a modificare anche l’ingresso laterale
1968 – vennero realizzate le vetrate istoriale per la zona absidale
1969 – la decorazione generale, già tentata con sobrietà da Luigi Locatelli nel 1925, venne totalmente rinnovata da Angelo Bonfanti nel 1969. Inoltre venne sostituito l’impianto d’illuminazione con la posa di nuovi faretti alogeni.
1982 – viene ristrutturato la zona presbiteriale secondo le direttive dettate dal Concilio Vaticano II