la parrocchiale di Sottochiesa presenta l’abside rivolta a nord ed è preceduta da una larga gradinata. La facciata è a due ordini architettonici conclusi con timpano triangolare. Quattro lesene la dividono in tre settori intonacati, affiancati nel registro inferiore da due corpi leggermente arretrati che si concludono sopra il cornicione con un modiglione in pietra con linea rampante. Il primo ordine ha nel settore centrale più ampio, un portale barocco con serramento in legno massiccio suddiviso in riquadri e nei settori laterali due nicchie che ospitano due statue. Il secondo ordine presenta al centro una finestra trilobata con contorno dotato di una forte strombatura verso l’esterno e sempre due nicchie con statue nei settori laterali. Basamento, lesene, capitelli, cornicioni, timpano e nicchie sono in pietra. L’interno è a navata unica, divisa in quattro campate da gruppi di lesene e controlesene che, partendo dalla zoccolatura in grigio San Benedetto, proseguono e si completano con capitelli corinzi in stucco, sopra i quali corrono trabeazione e cornicione. La copertura è a botte e ospita tre finestre che danno luce alla navata. La prima cappella di sinistra, rialzata di un gradino, ospita il fonte battesimale, vasca in marmo rosso veneta completa del suo tempietto in legno, e sulla parete la tela del Battesimo di Gesù. A destra un’altra cappella presenta una nicchia nella parete di controfacciata con la statua di San Giovanni Battista. La seconda campata a sinistra ospita, entro cornici i stucco, la tela con San Carlo Borromeo e a destra la tela dell’Adorazione dei Magi. La terza campata, più ristretta delle precedenti, ospita a sinistra la cappella del Sacro Cuore con altare dall’ancona in marmo nero e intarsi di vari colori e a destra l’ingresso laterale sormontato dalla tela di San Sebastiano. La quarta campata a sinistra ha l’altare dedicato alla Madonna del S. Rosario con ancona lignea scolpita e dorata, con incastonate le tele raffiguranti i Misteri e una nicchia con la statua del Rosario. A destra si trova l’ancona lignea con la tela della Madonna e i Santi Andrea e Vincenzino. Il presbiterio è sopraelevato di tre gradini, ha due balaustre, è coperto da tazza ellittica e si completa nel coro coperto da catino. L’altare maggiore è in marmo grigio sagomato con incorporati fondelli in marmo rosso. Alla destra del presbiterio si trova la porta di accesso alla sagrestia
XIII – costruzione della primitiva chiesa
1478 – costruzione della piccola chiesa dedicata a San Giovanni Battista, ad una sola navata e con tre archi per sostenere il tetto
1484 – consacrazione in data 14 ottobre da parte del vescovo suffraganeo di Milano
1494 – il 22 aprile Sottochiesa su separa dalla chiesa matrice di Sant’Ambrogio in Pizzino, per disposizione dell’arcivescovo di Milano monsignor Arcimboldi
1566 – il cardinale Carlo Borromeo in data 19 ottobre visita la chiesa e la trova in ordine, ma povera. Nella sua relazione impartisce ordini precisi: “Si facciano, un bel tabernacolo in legno, che sia bello e indorato e venga posto sopra l’altare maggiore. Si restauri la chiesa al più presto.”
1612 – rilevanti modifiche alla chiesa vengono finanziate da Bartolomeo Salvioni, residente nel borgo di Santa Rosa, che contribuisce al decoro e all’arricchimento dell’interno
1731 – demolizione della vecchia chiesa e costruzione di un nuovo edifico di culto
1877 – per decreto della Santa Sede del 13 novembre la nuova chiesa passa dalla giurisdizione della diocesi di Milano a quella di Bergamo
1908 – consolidamento strutturale della zona absidale
1909 – restauro generale dell’interno della chiesa
1911 – consacrazione della chiesa in data 16 settembre per mano del vescovo Giacomo Maria Radini Tedeschi, che le conferma l’antico titolo di San Giovanni Battista e ripone nell’altare maggiore le reliquie dei Santi Prospero e Innocente
1914 – costruzione del nuovo campanile in pietra grigia del luogo, opera dell’impresa Bozzoni di Costa Sedrina, su progetto dell’ingegnere Luigi Angelini
1934 – posa della zoccolatura interna in marmo grigio
1940 – collocazione in facciata delle statue in marmo di Botticino dei Santi Pietro, Giacomo, Ambrogio e Carlo
1962 – nuova tinteggiatura degli interni
1982 – restauro statico conservativo della vecchia torre campanaria
1987 – riordino della gradinata e del passaggio pedonale a destra del sagrato
1988 – opere di manutenzione straordinaria sulle coperture
1988 – restauro dei prospetti esterni
1993 – restauro del campanile
1994 – adeguamento e rinnovamento dell’impianto di riscaldamento
2006 – l’intero edificio è sottoposto ad un generale intervento di restauro
2015 – manutenzione straordinaria della facciata