La chiesa, preceduta da un grande sagrato che permette di godere la visione del notevole complesso architettonico, è orientata secondo lo schema tradizionale liturgico. La facciata presenta solo alcune specchiature dell’ordine inferiore finite ad intonaco civile, per il resto è interamente eseguita in marmo bianco di Zandobbio. Quattro colonne a tutto tondo, partendo da un solido e continuo basamento in marmo, suddividono l’ordine inferiore in tre settori. Il settore centrale è molto ampio ed a sua volta due lesene in marmo lo suddividono in tre specchiature; in quella centrale è collocato l’ingresso principale. Sopra le colonne corre la trabeazione ed il cornicione che concludono l’ordine inferiore. Il secondo ordineè7 è più ristretto del primo, ed è totalmente realizzato in marmo. Due colonne terminali delimitano l’unica specchiatura dove è presente al centro una grande finestra che porta luce all’interno dell’aula. A sud della facciata ed arretrato rispetto alla stessa, si innalza il campanile, che per buona parte è incorporato nel volume del complesso architettonico.
Internamente la chiesa presenta un’unica navata con al centro della stessa a modo di transetto, un’ allargamento a pianta ellittica, coronato da una cupola sempre a pianta ellittica. La luce abbondante si diffonde da dieci ampie finestre, ricavate sopra il cornicione con relative strombature di raccordo con la volta, oltreché dalla finestra della facciata e da altre otto finestre nella cupola.
XVI – l’attuale chiesa sorge sull’area della preesistente chiesa di S. Maria
1704 – la costruzione della chiesa iniziò nel 1704 su presunto progetto dell’arch. Gian Battista Caniana
1717 – il cardinale Pietro Priuli insigniva la chiesa con il titolo di prepositurale
1724 – il 17 ottobre il vescovo Antonio Redetti consacrava la chiesa trasferendovi il titolo di S. Giorgio martire
1767 – sull’ architrave del portale è incisa la data 1709 ma la facciata, rivestita con marmo locale ed impreziosita con colonne tuscaniche fu compiuta nel 1767
1820 – l’organo presente è una realizzazione della ditta Carlo Bossi, che sostituì un antico Serassi.
1883 – Il campanile venne sopraelevato ad opera dei fratelli Lurà con la partecipazione per i “mascheroni” dello scultore Angelo Vescovi.
1885 – il concerto di cinque campane in “do gr.” fu consegnato dalla ditta Giovanni Crespi di Crema il 3 settembre e consacrato lo stesso anno dal vescovo Gaetano Camillo Guindani.
1943 – dopo la requisizione bellica la popolazione volle un nuovo concerto di otto campane che venne fuso in tonalità di “si n.” dalla ditta Daciano Colbachini di Padova e consacrato dal vescovo Adriano Bernareggi il 3 dicembre
1968 – vengono rifatte le decorazioni interne della chiesa
1980 – vengono effettuati lavori di restauro dell’altare della Madonna sul lato destro della chiesa. In particolare vengono effettuate interventi di risanamento di tutto l’altare e sostituito il marmo che l’umidità aveva completamente eroso.
1999 – i lavori effettuati sulla parrocchiale hanno interessato le coperture con la sostituzione delle parti lignee ammalorate e la ricorritura del manto di copertura; la pulitura delle pareti esterne in intonaco e marmo, le reti di smaltimento delle acque meteoriche. Inoltre vengono effettuati i lavori interni che riguardano la pulizia ed il consolidamento degli intonaci, delle dorature, gli stucchi, le pitture. Viene installato un nuovo impianto contro le scariche atmosferiche.