La chiesa di S. Giorgio Martire a Lurago Marinone presenta una navata centrale rettangolare con abside rettangolare affiancata su entrambi i lati da cappelle laterali.
Entrando a destra si trova una statua raffigurante S. Antonio da Padova all’interno di una struttura lignea.
Procedendo verso l’altare si incontra una cappella a pianta rettangolare separata dalla navata da una balaustra in marmo che ospita un altare policromo in marmo con una statua della Madonna con il Bambino.
Più avanti, un’altra cappella con balaustra in marmo ospita all’interno di un altare policromo in marmo le spoglie del martire S. Valentino, traslate a Lurago Marinone dalle catacombe di Priscilla a Roma.
La cappella è caratterizzata da una piccola cupola e da vetrate che illuminano lo spazio interno.
L’area presbiteriale è divisa dalla navata da sei gradini e presenta, dietro ai più recenti arredi liturgici, un altare policromo in marmo in stile borromaico.
Ai lati il presbiterio è comunicante con due ambienti, in origine separati, dai quali è possibile assistere alle funzioni.
Superiormente la cupola è decorata con le figure degli evangelisti affiancati dai loro rispettivi simboli.
Procedendo dall’altare verso l’ingresso si trova una cappella a pianta rettangolare ospitante un altare in marmo nero, marrone e bianco con una pala raffigurante la crocifissione.
Separata dalla navata da una balaustra in marmo, la cappella è caratterizzata da una piccola cupola ed è illuminata in modo naturale grazie a tre vetrate.
Sulla cupola è affrescata la figura di Dio Padre tra angeli; alle pareti si trovano figure angeliche.
Procedendo verso l’ingresso si incontra il fonte battesimale in marmo collocato all’interno di una cappella separata dalla navata da un cancello metallico e ornata con una vetrata policroma che rappresenta il battesimo sul fiume Giordano.
Accanto si trova una statua di S. Giuseppe con il Bambino collocata all’interno di una struttura lignea.
Le volte della navata centrale sono ornate da figure di angeli, santi e da un affresco raffigurante la Madonna.
La chiesa presenta un sobrio apparato decorativo caratterizzato da superfici monocromatiche con colorazioni tendenti marrone chiaro, da una fascia color rosa e da alcuni affreschi collocati sulle volte e in alcune cappelle laterali.
La facciata della chiesa presenta un profilo a salienti, con porzioni laterali ribassate corrispondenti alle cappelle laterali interne.
Queste si raccordano con la facciata centrale che presenta un profilo a capanna grazie a elementi curvilinei.
La facciata è scandita da lenese con capitelli che richiamano lo stile ionico e che inquadrano le sue tre porzioni.
Il grande portale centrale trilitico in pietra presenta un timpano triangolare ad andamento curvilineo sorretto da due lesene e interrotto al centro da una ricca cornice a stucco con motivi floreali e con volti di angeli che ospita al centro un affresco a forma di ovale raffigurante S. Giorgio a cavallo.
Le porzioni laterali presentano un portale di ingresso rettangolare avente dimensioni inferiori a quello centrale, ornato superiormente da un elemento a stucco con volute.
Superiormente è presente una cornice in stucco per parte che inquadra un affresco raffigurante un santo.
Nella porzione superiore della facciata centrale, separata da quella inferiore da un’alta fascia marcapiano, si colloca una vetrata rettangolare policroma inquadrata all’interno di una cornice caratterizzata da volute, motivi floreali e una conchiglia.
Agli angoli delle porzioni laterali si trovano le statue di S. Ambrogio, a sinistra, e di S. Carlo, a destra.
Sul timpano sommitale poggiano tre statue che raffigurano ai alti due angeli musicanti e al centro Gesù benedicente.
Il timpano è caratterizzato da una grande cornice con motivi floreali e a conchiglia che ospita al centro l’intestazione della chiesa.
La superficie della facciata è intonacata di rosa negli sfondati e di grigio nelle cornici, nelle fasce marcapiano e nelle lesene.
XVII – Già nel 1574, a seguito di una visita pastorale del cardinale Carlo Borromeo, la chiesa fu dichiarata troppo piccola. La nuova chiesa venne realizzata alla fine del XVII secolo in sostituzione dell’oratorio di San Rocco demolito nel 1610.
1897 – Nel 1897 la chiesa venne consacrata dal Cardinale Andrea Ferrari.