L’edificio presenta orientamento nord-est/sud-ovest ed affaccia sul sagrato lastricato, alla medesima quota della piazza prospiciente.
La facciata, costituita da due ordini sovrapposti, è anticipata da un pronao a pianta quadrata sorretto da colonne in granito con capitelli ionici, sormontati da archi a tutto sesto.
Le coppie di lesene che inquadrano il prospetto principale ospitano nel primo ordine due nicchie che contengono le rispettive statue in arenaria, mentre nella porzione centrale dell’ordine superiore domina il grande finestrone delimitato dall’arco a tutto sesto dello sfondato; il timpano triangolare sovrastato dalle quattro guglie conclude la facciata.
I prospetti laterali e l’abside sono scanditi dalle lesene alternate a finestroni in corrispondenza delle campate, mentre i volumi inferiori occupati dalle cappelle laterali risultano ciechi; sul fianco destro, in corrispondenza della prima campata, è collocato il campanile a pianta quadrata, concluso dalle quattro bifore della cella campanaria.
All’interno, la navata unica a tre campate è affiancata, sul fianco sinistro, da tre cappelle: la prima occupata dal battistero, la seconda dedicata al Rosario e la terza a San Donato; sul fianco destro si trova la cappella di San Giuseppe in corrispondenza della campata centrale, essendo le altre due rispettivamente occupate dal campanile e dall’ingresso secondario.
Le lesene che ritmano l’ambiente interno sono concluse da capitelli ionici in stucco profilati in oro oltre il quale il fascione decorativo corre lungo l’intero perimetro, sottolineando la quota d’imposta delle volte a botte lunettate che coprono l’aula.
La zona presbiteriale, rialzata di tre gradini rispetto all’ambiente principale, è interamente compresa nell’abside: l’altare in marmo policromo tardo settecentesco è posto al centro, la porzione inferiore del catino absidale è occupata dal coro ligneo mentre la superiore ospita le quattro tele che rappresentano i miracoli e la decapitazione di San Donato.
Al centro delle volte che coprono la navata, i tondi dipinti evocano il tema del Giudizio Universale, mentre nella volta sovrastante l’altare è rappresentato il Cristo risorto: la Conversazione di San Paolo è invece il tema dell’affresco che decora la controfacciata.
1640 – La chiesa viene eretta a partire dai primi anni ’40 del diciassettesimo secolo in luogo della precedente, un edificio di piccole dimensioni a pianta basilicale, dotata di tre navate ed altrettante absidi.
1778 – L’altare maggiore viene eseguito tra il 1778 ed il 1782 dai fratelli Buzzi di Milano.
1992 – Nei primi anni ’90 l’intero edificio e le opere al suo intorno sono stati oggetto di un restauro globale dal carattere conservativo. Viene rifatta la copertura, compresi canali e pluviali, sostituiti i serramenti, contrastato il fenomeno dell’umidità di risalita tramite l’iniezione di resina, restaurati il portale in legno e le statue in arenaria nelle nicchie della facciata, consolidato il campanile. Vengono restaurati tutti gli affreschi presenti all’interno, dopo il consolidamento e la pulitura degli intonaci, nonché la rimozione di vecchi restauri. Anche le opere su tela sono oggetto di restauro, così come il crocifisso ligneo.