Edificio con più fasi e ambienti. La facciata è a capanna, molto ampia, caratterizzata da un’arcata in laterizi centrale, all’interno del quale si trovano una porta di ingresso affiancata da due finestre con grata e una terza finestra appena sotto l’intradosso; a sinistra dell’arcata si trova un’altra porta d’ingresso con al di sopra una finestra e una targa commemorativa, mentre a destra si trovano due aperture.
Originariamente il luogo di culto corrispondeva alla porzione centrale con arcata in laterizi, a cui erano stati affiancati dei locali sulla destra, probabilmente ad uso agricolo, ed in epoca imprecisata, mentre sulla sinistra era stato aggiunto nel 1918 un Oratorio dedicato alla Madonna della Vittoria e della Pace. L’intera struttura versava in condizioni di estremo degrado alla fine del sec. XX, quando un importante progetto di restauro ne ha permesso il recupero. Attualmente il luogo di culto coincide con l’Oratorio, mentre gli altri ambienti hanno diversa funzione.
Si tratta di un’aula unica coperta da volta a botte in laterizi. Il presbiterio, rialzato su di una piccola piattaforma, consiste nel solo altare e in una nicchia parietale che ospita la statua originale della Madonna della Vittoria e della Pace.
1630 – La chiesa viene costruita in seguita alla nota epidemia di peste, in prossimità di uno dei luoghi di sepoltura dei morti.
1918 – Viene realizzato al termine della Prima Guerra Mondiale un annesso corrispondente alla parte sinistra della facciata ospitante l’Oratorio della Madonna della Vittoria e della Pace.
1997 – L’edificio, ormai in stato di abbandono da anni e prossimo al crollo, viene recuperato assieme all’area verde che lo circonda e ripristinato all’uso; viene anche realizzato uno spazio di accoglienza.