la costruzione sorge su basamento, con muri e scalinate in ceppo locale. Il fronte principale, ad ordine unico, presenta su ogni lato una coppia di paraste sormontate da uno spezzone di trabeazione. Il motivo delle paraste si ripete sulle facciate laterali e sull’abside. La facciata termina con profilo a capanna. Il portale d’ingresso è in pietra arenaria, sopra il quale si trova uno sfondato rettangolare con cornice, al cui interno è rappresentato S. Carlo. Nella parte superiore della facciata, al centro, una finestra rettangolare con vetrate colorate da luce alla navata. L’interno, a pianta rettangolare, presenta un’unica navata, coperta da volta a botte nervata. Il presbiterio rialzato di forma quadrata, coperto da una cupola a tazza impostata su pennacchi; in ultimo l’emiciclo absidale. Sul lato est della navata è presente una cappella laterale sporgente. Sul lato ovest, al di sopra di un basamento a scarpa, si erge il campanile terminante con una cella campanaria con pilastri angolari in pietra squadrata, fornici ad arco a tutto sesto. Internamente la navata è scandita da lesene, decorate con motivi marmorei e ricchi capitelli, sopra le quali corre un’alta trabeazione su cui si imposta la volta. Ai lati della navata, precedute da archi inseriti tra le lesene, si aprono le cappelle.
XVII – la storia di questa chiesa inizia nel XVII secolo, quando gli abitanti hanno costruito la loro chiesa in onore di S. Carlo Borromeo. La tradizione vuole che S. Carlo abbia accolto i desideri della popolazione che desiderava avere una chiesa
1618 – furono inviate al vescovo Giovanni Emo due petizioni sottoscritte da 140 persone per la richiesta di costruzione della chiesa. Alla risposta positiva seguì la costruzione della chiesa che fu terminata in pochi mesi al punto tale che il 4 novembre 1618 vi fu celebrata la prima messa
1947 – innalzamento del campanile, il 5 giugno 1947 avvenne la sostituzione del concerto di campane
1947 – il concerto di cinque campane della ditta Ottolina fu consacrato dal vescovo ausiliare di Milano Domenico Bernareggi il 1° luglio 1947.
1947 – la chiesa di S. Carlo fu eretta parrocchiale, con decreto di monsignor Adriano Bernareggi, il 7 febbraio 1947, nel 1986 fu di nuovo accorpata a quella di Adrara S. Martino
1953 – restauri interni ed esterni alla chiesa furono eseguiti nell’estate del 1953
1968 – nel 1968, rifacimento dell’impianto di illuminazione della chiesa, ripulitura l’interno e ripavimentazione del sagrato.
2005 – intervento completo di restauro e risanamento conservativo