Chiesa di San Bernardino alle Ossa (Milano)

Diocesi di Milano - chiesa sussidiaria - Lombardia

Milano - Via S.Bernardino 1 - MI - 20100

https://www.sanbernardinoalleossa.it/

Le informazioni riportate, in tutto o in parte, sono riprese da BeWeb, la banca dati dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI , implementata dalle diocesi e dagli istituti culturali che hanno concluso il rilevamento e la descrizione del patrimonio sul proprio territorio. Quanto pubblicato è da intendersi work in progress e pertanto non esente da eventuali suggerimenti per essere migliorato e reso più efficace.

La chiesa fu costruita nel 1269 vicino a un ossario, creato per far fronte alla mancanza di spazio nel cimitero adiacente all’Ospedale del Brolo.

L’ossario divenne presto insufficiente e, per questo motivo, si decise di costruire una cappella adiacente per ospitare le ossa.

Nel 1679, un incendio distrusse gran parte della chiesa originale.

La struttura attuale fu ricostruita nel 1712, con l’aggiunta della famosa cappella ossario.

Cosa vedere

Scopri le opere presenti presso Chiesa di San Bernardino alle Ossa (Milano)

Ossario

Ossario

Proseguendo lungo uno stretto corridoio, si accede all’ossario, con una volta affrescata nel 1695 da Sebastiano Ricci (Trionfo di anime in un volo di angeli e, nei pennacchi della volta, la gloria dei quattro santi protettori, santa Maria Vergine, sant’Ambrogio, san Sebastiano e san Bernardino da Siena).   Le pareti interne dell’edificio, a pianta quadrata, sono quasi interamente ricoperte di teschi ed ossa che si trovavano nell’antico ossario, assieme a quelle che vennero riesumate nei cimiteri soppressi dopo la chiusura dell’ospedale locale, avvenuta nel 1652 per disposizione dell’amministrazione dell’Ospedale Maggiore, al quale era stato aggregato quasi due secoli prima.   Tutte le ossa vennero disposte nelle nicchie, sul cornicione, adornando i pilastri, fregiando le porte. In questo motivo decorativo, il senso macabro si fonde propriamente con la grazia del rococò.   Sopra l’unico altare, in marmi pregiati con gli emblemi della passione di Gesù Cristo, fu collocata, in un’apposita nicchia, una statua di Nostra Signora Dolorosa de Soledad (santa Maria Addolorata), vestita di un camice bianco, coperto da un mantello nero ricamato in oro, con le mani giunte, inginocchiata presso Gesù morto. L’opera venne eseguita nella metà del XVII secolo da Gerolamo Cattaneo, durante la dominazione spagnola.   Molti hanno avanzato l’ipotesi che tali ossa corrispondano ai numerosi martiri cristiani uccisi dagli eretici ariani al tempo di Sant’Ambrogio, ma la tesi non sembra reggere, in quanto esse risultano appartenere a pazienti morti dell’ospedale del Brolo (presente in loco), priori e confratelli che lo dirigevano, condannati alla decapitazione, carcerati morti nelle prigioni dopo il 1622 (cioè quando il loro cimitero risultò insufficiente), membri di famiglie aristocratiche che erano sepolti in sepolcri vicini, canonici della vicina basilica di Santo Stefano.   Nel 1738 re Giovanni V del Portogallo venne talmente colpito dalla cappella, che decise di replicarla identica in ogni particolare a Évora, vicino a Lisbona: la cappella è nota come Capela dos Ossos.

Precedente
Successivo