La poco nota chiesa di San Pietro in Gessate risale al XV secolo ed è un bellissimo esempio di architettura del Quattrocento lombardo, realizzata da maestranze solariane: le tre navate sono affiancate da cappelle decorate, tra le quali si ricordano quelle affrescate dal De Mottis a fine Quattrocento e quella con affreschi del 1484 di Donato Montorfano, lo sfortunato dirimpettaio del Cenacolo di Leonardo.
Vero e proprio gioiello è la cappella Grifi, decorata nel 1490 con le Storie di Sant’Ambrogio da Bernardino Butinone e Bernardo Zenale e contenente il sepolcro del committente Ambrogio Grifi, il cui cadavere è ritratto con estrema perizia ed impressionante realismo dalla mano esperta di Benedetto Briosco nel 1493.
Risalgono invece al 1514 un affresco di Ambrogio Bergognone con il Funerale di San Martino e una Madonna col Bambino di scuola leonardesca.
La chiesa di San Pietro in Gessate era un tempo dotata di un chiostro, oggi ricostruito e inglobato nella struttura del Liceo scientifico Leonardo da Vinci. Il convento, per volere di Maria Teresa d’Austria era stato destinato ad ospitare i ragazzi orfani di Milano, chiamati Martinitt, che potevano rimanere nei locali di San Pietro in Gessate fino ai 18 ed imparare un mestiere per il futuro. San Pietro in Gessate rimase sede dei Martinitt finchè Napoleone non li trasferì nella zona di Brera e trasformò il convento in un ospedale militare, deteriorando parte di ciò che sarebbe poi stato malamente rovinato dai bombardamenti del 1943.
.
la visita viene organizzata dai giovani del progetto “vie della Bellezza” solo su prenotazione (il sabato dalle ore 16.00 alle ore 18.00)
Occorre inviare una mail a giovani@diocesi.milano.it nella quale vanno indicati il giorno (solo il sabato) e l’ora in cui si vorrebbe effettuare la visita, il numero dei visitatori e, infine, il cognome, il nome ed il recapito telefonico del referente del gruppo. È necessario scrivere la mail con almeno tre giorni di anticipo rispetto alla data in cui si vorrebbe visitare la chiesa.