La chiesa è orientata e presenta un impianto longitudinale a tre navate e cinque campate, con terminazione triabsidata e transetto contenuto nella larghezza.
All’altezza della terza campata si aprono speculari due cappelle laterali con lati emiciclici dedicate a San Giuseppe (a sinistra) e San Francesco (a destra).
Sulla navata sinistra sono presenti altre due cappelle: il battistero e la cappella dell’Addolorata.
La facciata principale a salienti è scandita verticalmente in tre parti da paraste in muratura, corrispondenti alle tre navate interne, e presenta in ognuna un portale architravato con soprastante lunetta mosaicata. Il portale centrale come la soprastante trifora è realizzato in materiale lapideo, diversamente dagli altri elementi di facciata dove prevale il laterizio a vista.
Superiormente la facciata con monofore ed oculi si conclude con una cornice ad archetti pensili. Sia dalla facciata principale che dal fianco laterale destro si percepisce l’imponente tiburio che presenta un finto loggiato prima dell’imposta della cornice sottogronda realizzata con una doppia serie di archeggiature cieche.
Sul fianco laterale sinistro si eleva il campanile con impianto quadrangolare, muratura in laterizio a vista su basamento lapideo, orologio e cella campanaria.
Superata la bussola lignea del portale principale, al di sopra della quale trova collocazione l’organo, la chiesa si presenta suddivisa in tre navate da imponenti pilastri polistili in serizzo, posti a sorreggere gli arconi in laterizio che scandiscono le campate.
Le volte intonacate in bianco contrastano con gli arconi in laterizio a vista, con i pilastri in serizzo e con le superfici decorate presenti nelle semicalotte delle tre absidi nonché negli alzati della cupola che si sviluppa nella terza campata della navata centrale.
Le decorazioni delle absidi, frutto dell’intervento di restauro ottocentesco, furono decorate da Luigi Cavenaghi in tempera su intonaco: nella abside di destra sono raffigurati i santi Pacrazio, Agnese, Luigi; a sinistra sono dipinti san Giovanni Battista e sant’Antonio Abate.
Nel catino absidale maggiore la decorazione del Cavenaghi venne ricoperta nel 1928 dall’attuale mosaico che rappresenta San Babila con i discepoli.