La chiesa di Maria Madre di Dio è posta la piano terra di un edificio strutturato su più piani per le attività pastorali. Dall’esterno non vi è la netta percezione di edificio sacro perché le facciate riprendono le aperture e le modanature del corpo di fabbrica preesistente. Non c’è una facciata principale con portone di ingresso ma solo un piccolo portone con tettoia di protezione che invita il visitatore ad entrare.
1970 – Nell’aprile del 1970 don Ezio Re acquista dal un fallimento immobiliare una ex fabbrica di latticini e la trasforma in chiesa. La zona a ridosso della stazione aveva vissuto in questi anni un aumento sensibile della popolazione che chiedeva di poter avere una chiesa frequentabile vicina. L’adeguamento interno vede la creazione di una sacrestia e un risanamento atto a rendere il vano idoneo agli scopi liturgici.
1971 – Il 4 novembre 1971 monsignor Luigi Oldani consacra la nuova chiesa.
1980 – Nel 1980 don Felice Radice incarica il pittore Marco Carnà che con Lino Mazzulli in breve tempo consegna 11 opere di formato 100 x 140.
1990 – Don Giovanni Verderio il 23 dicembre dedica la chiesa alla Divina Maternità di Maria.