Il Santuario di Santa Maria delle Grazie di Monza, insieme al convento annesso, ha una storia che risale al XV secolo. La sua costruzione iniziò nel 1463 e fu completata nel 1467, un periodo segnato dalla presenza dei Frati Minori, che si stabilirono nella città grazie alla predicazione di padre Corrado da Padova, allievo di san Bernardino da Siena. La fondazione di questo convento fu una risposta al fervore religioso che si stava diffondendo in Lombardia e il luogo venne scelto appositamente per la sua posizione periferica, situato sulla riva sinistra del fiume Lambro, lontano dal centro cittadino. Questo permetteva ai frati di mantenere un contatto con la popolazione locale, pur preservando una certa indipendenza rispetto al clero secolare.
Secondo quanto riferito dal notaio Giovanni Cristoforo Degani, che fu testimone oculare degli eventi, i monzesi, attratti dal comportamento esemplare dei Frati Minori e dalla loro vita di preghiera, chiesero ardentemente di avere un convento dei Frati Osservanti nella loro città per la loro consolazione spirituale. Così, l’ 8 settembre 1463, venne posata la prima pietra del santuario, con una grande partecipazione popolare. Il progetto della chiesa fu concepito dal Padre Vicario Provinciale Antonio da Vercelli, con la collaborazione dei frati stessi. Nel 1467, i Duchi di Milano, Galeazzo Visconti e Bianca Maria Visconti, esentarono i frati dal pagamento di una tassa destinata alla Cassa Ducale, un gesto che evidenziava il sostegno della famiglia ducale alla nuova fondazione religiosa.
L’edificio del santuario è caratterizzato da un portico anteriore, sorretto da quattro colonne, che si apre su un cortile quadrato. La chiesa stessa è a tre navate, con il grande altare maggiore che ospita l’immagine della Madonna delle Grazie, venerata dai pellegrini che giungevano numerosi a Monza, attratti dalla fama di santità del luogo. Nel 1579, a poco più di un secolo dalla costruzione, Papa Gregorio XIII concesse l’indulgenza e dichiarò “Altare Privilegiato” quello che custodiva la venerata immagine della Madonna, riconoscendo così il valore spirituale e il potere di intercessione del luogo.
Nel 1621, per facilitare la devozione dei pellegrini, la tela dell’Annunciazione, originariamente collocata sull’altare del Coro, fu trasferita all’altare maggiore, rendendola visibile a un numero maggiore di fedeli. L’interno della chiesa è decorato con affreschi e opere d’arte che testimoniano la ricchezza spirituale e culturale del santuario. Sul fianco meridionale della chiesa si estende un ampio cortile, dove si trova la Via Crucis, composta da edicole in cotto, realizzate dallo scultore Dante Ruffini. Questo cortile, che si trova a contatto con la natura circostante, è un luogo di raccoglimento e preghiera, perfetto per i pellegrini che visitano il santuario.
Tuttavia, la storia del santuario non è stata sempre serena. Nel 1810, durante le soppressioni volute da Napoleone, il monastero e il santuario vennero chiusi e confiscati. Il complesso subì gravi danni, tra cui la devastazione delle tombe dei frati e la navata della chiesa venne trasformata in magazzino per il foraggio dei cavalli delle scuderie della Casa Savoia. Un furioso incendio nel 1893 distrusse ulteriormente l’edificio, alimentato dal fieno accumulato, che provocò danni irreparabili.
Solo nel 1928, grazie all’incessante campagna di sensibilizzazione promossa dal “Giornale di Monza” e dal lavoro dell’architetto Luigi Bartesaghi, iniziò una serie di interventi per il restauro del santuario. Nel 1930, dopo numerose richieste da parte della Curia dei Frati Minori, il santuario venne restituito ai frati e riaperto al culto con un Regio Decreto. Fu un segno di speranza per la comunità, che aveva mantenuto vivo il desiderio di rivedere il santuario aperto ai fedeli.
- 8 settembre 1463: Viene posata la prima pietra del Santuario, Festa della Natività di Maria.
- 18 ottobre 1467: I francescani prendono possesso del santuario, iniziando le celebrazioni liturgiche.
- 1579: Papa Gregorio XIII dichiara l’altare che custodisce l’immagine della Madonna delle Grazie “Altare Privilegiato” per meriti spirituali.
- 1621: La tela dell’Annunciazione viene trasferita dall’altare del Coro a quello maggiore per facilitarne la visibilità ai pellegrini.
- 1632: Viene costruito il porticato a cinque arcate sulla facciata della chiesa per riparare i pellegrini dalla pioggia.
- 1649: Inizia la costruzione degli ambienti della Filanda al fianco della chiesa.
- 1683: Viene costruito un ponte in pietra, sostituendo una passerella in legno, con il contributo della cittadinanza.
- 1722: Viene posta una colonna sormontata da una croce all’inizio della zona sacra dedicata alla Madonna delle Grazie.
- XVIII secolo: Apertura di un nuovo portale barocco per consentire l’accesso dal porticato.
- 1766: Vengono costruite le quattordici santelle della Via Crucis, affrescate con episodi della Passione di Gesù da Federico Ferrario.
- Fine Settecento: Il convento raggiunge la sua massima estensione, ospitando anche gli studenti francescani della scuola di teologia.
- 25 aprile 1810: Napoleone Bonaparte emana l’ordine di confisca e espulsione dei religiosi dalle chiese e conventi.
- 11 maggio 1810: Viene applicato l’editto di Napoleone, con lo sgombero del convento e la confisca dei beni.
- 16 giugno 1810: Don Antonio Sala e Mons. Pietro Crugnola acquistano l’immagine della Madonna delle Grazie per 200 Lire Italiane.
- 1893: Un furioso incendio distrugge il santuario, danneggiando affreschi, stalli e quadri.
- 1897: Un ingegnere ordina la demolizione di dieci edicole della Via Crucis; se ne salvano solo due.
- 1893: Un incendio devasta l’interno del santuario, riducendolo a un rudere.
- 1897: La Real Casa ordina la demolizione delle restanti edicole della Via Crucis.
- 1928: L’architetto Luigi Bartesaghi inizia una campagna per il restauro del santuario.
- 27 marzo 1930: Un Regio Decreto sancisce la restituzione del santuario ai Frati Minori di Lombardia.
- 8 dicembre 1931: Il complesso viene ristrutturato dai frati, con l’immagine della Madonna delle Grazie riposta nella sua originaria chiesa.
- 1936: La colonna con la croce viene spostata al centro del giardino.
- 23 maggio 1937: Il Cardinale Ildefonso Schuster incorona la Madonna delle Grazie di Monza.
- 15 marzo 1946: Il Cardinale Schuster celebra la solenne consacrazione dell’Altare Maggiore.
- 22 novembre 1952: La Corte dei Conti approva il passaggio di proprietà del convento ai frati.
- 1939: Le dodici edicole della Via Crucis demolite nel 1897 vengono ricostruite.
- 1956: Lo scultore Dante Ruffini completa la ricostruzione delle edicole della Via Crucis con altorilievi in cotto.
Cosa vedere
Scopri le opere presenti presso Santuario di Santa Maria delle Grazie (Monza)
Nei dintorni

Via Gerardo dei Tintori, 18, Monza, MB, Italia

Via Lambro, 2, Monza, MB, Italia

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